Ambiente



Tra le costruzioni agricole, la cascina ha normalmente una struttura a "corte", quadrata o rettangolare, suddivisa tra la residenza stabile (del fittabile o dei contadini), quella stagionale (mondine e tagliariso) e le parti riservate alla stalla, al fienile, al rustico ed alle attività produttive. La "corte" era spesso recintata con muri o siepi per consentire il controllo sul personale dipendente e per scoraggiare il piccolo furto campestre assai diffuso nei secoli XVII/XIX. Nella "corte" la dimora del fittabile si differenzia dalle restanti abitazioni bracciantili per imponenza edile o per la presenza di qualche fregio decorativo che ne accentua la distinzione. Il fronte delle stalle occupa generalmente metê del perimetro edificato e sopra di esse si allineano i fienili, protetti dalle intemperie con caratteristiche graticciate di mattoni sfalsati. Nella zona a nord è quasi sempre ricavata la "casera" per la produzione dei formaggi e, accanto, le anguste porcilaie, consumatrici degli scarti della lavorazione del latte. Lo spazio interno della "corte" è normalmente occupato dall'aia, dapprima costruita in terra battuta, poi realizzata con mattoni e più tardi in cemento. L'aia aveva lo scopo di permettere l'essiccazione dell'erba, dei cereali e del riso per esposizione dei prodotti all'aria o al sole. La grande cascina si è sviluppata nel XV secolo per volere dei governanti dell'epoca, ed il territorio vigevanese, alla Sforzesca ed a Villanova, ne conserva esemplari del massimo interesse storico . Nei pressi della fattoria Sforzesca (fatta costruire da Ludovico il Moro nel 1486) sorge la cascina Pegorara, voluta dal Moro per potenziare l'allevamento delle pecore. A sud della città sono innumerevoli i centri rurali che meritano attenzione: da San Vittore, alla Favorita, alla Presciutta, a Fogliano, a San Marco. Verso occidente spiccano la quadrilatera cascina Castellana e le composite Portalupa in Faenza e Tre Colombaie. L'autosufficienza produttiva nelle cascine è durata secoli: accanto ai contadini lavoravano artigiani addetti alle attrezzature e personale specializzato nella produzione di generi alimentari. Oggi la stalla è stata abbandonata quasi ovunque e non è raro trovare cascine in condizioni di degrado molto avanzato.


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