L'allarme del Presule nel primo incontro del 2018 con la città

Giovedì sera all'interno di un San Dionigi tutto esaurito

“Perché dobbiamo interessarci dell'ambiente?
Solo perchè ci piacciono i paesaggi incontaminati o per non rischiare di morire?”.
Ecco la riflessione-provocazione che, giovedì sera all'interno di un San Dionigi tutto esaurito, S.E. Monsignor Maurizio Gervasoni, Vescovo della Diocesi Vigevano, ha lanciato al pubblico nel primo dei sui incontri con la città.
Evidente il richiamo agli incendi di Parona, Mortara e Corteolona.
“Il primo tema che ho scelto - prosegue il Presule - è l'ambiente, la nostra casa, la casa in cui abitiamo, il modo in cui noi pensiamo, sentiamo e viviamo l'ambiente.
Tutti i giorni, per esempio, consultiamo il meteo: per noi l'ambiente è chiedersi che tempo farà, sperando che sia corrispondente a quello che desideriamo.
Anzi, ci organizziamo proprio in funzione del meteo.
Siamo preoccupati dell'ambiente perché ci serve per le nostre programmazioni di vita future: solo qui l'ambiente ci diventa interessante.
Perché fa troppo caldo o troppo freddo, perché c'è nebbia o perché piove.
L'ambiente, quindi, è legato al desiderio, in positivo perché facilita i nostri programmi o negativo perché ci mette in difficoltà.
La città, poi, è l'espressione dell'ambiente umanizzato, costruito dall'uomo come lui vuole.
L'ambiente è quindi legato ai bisogni essenziali della vita”.

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