Il Vescovo della Diocesi di Vigevano commenta la Beatificazione di Teresio Olivelli di domani al palasport

  • Categoria: Cronaca
  • Pubblicato: Venerdì, 02 Febbraio 2018 08:01
  • 02 Feb

Martire ucciso dai nazisti in odio alla fede cristiana

Teresio è icona di una Chiesa che si cinge il grembiule e si china a servire i fratelli in difficoltà

“La Beatificazione di un figlio della nostra diocesi è un avvenimento che riempie di gioia i nostri cuori ed è per noi occasione di riflessione sul significato di quella santità”.
Con queste S.E. Monsignor Maurizio Gervasoni, Vescovo della Diocesi di Vigevano, commenta la celebrazione prevista per domani al palasport.
“Il rito di Beatificazione – prosegue il Presule - del giovane Teresio Olivelli, martire ucciso dai nazisti in odio alla fede cristiana il 17 gennaio 1945 e  la sua sollecitudine, particolarmente verso i più vulnerabili, ci invita a prenderci cura delle persone più fragili e a riconoscere il volto sofferente di Cristo soprattutto nelle vittime delle nuove forme di povertà e di schiavitù.
L'esempio e la testimonianza cristiana del nuovo Beato ci incoraggiano ad essere veri testimoni di carità, operatori di pace, artefici di giustizia e di solidarietà.
Teresio è icona di una Chiesa che si cinge il grembiule e si china a servire i fratelli in difficoltà.
Riviviamo con ammirazione la sua sollecitudine di studente universitario verso i poveri delle zone più degradate di Pavia, le sue cure ai soldati feriti, abbandonati da tutti, durante la disastrosa ritirata della campagna di Russia, la sua missione spirituale e morale tra i giovani partigiani che aspiravano ad un'Italia più libera, più giusta, più solidale, più cristiana”.