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27/05/2022 15:02
Nessuno ascolta il Parco del Ticino. Nessuno vuole venire incontro alle proposte e le problematiche sollevate dall’ente che gestisce uno dei Parchi più importanti d’Italia e della Lombardia. Così sono a rischio 44 ettari di brughiera, con tutto quel che ne consegue dal punto di vista della tutela ambientale e della biodiversità.

Questo il riassunto di una delle riunioni del Tavolo di lavoro proposto da Regione Lombardia per la possibile definizione di un protocollo di intesa relativo al Masterplan Malpensa 2035. A questo tavolo, coordinato da Regione Lombardia, sono stati invitati Sea, Enac, la Provincia di Varese, il Parco del Ticino ed i Comuni del Cuv.

Sea ed Enac hanno affermato che “l’alternativa 7” è l’unica percorribile per l’ampliamento dell’area cargo, su cui si basa lo sviluppo commerciale ed economico dell’aeroporto e di un territorio enorme. Che dalla Malpensa scende fino all’abbiatense ed oltre. “Delusi da questa preclusione” è il commento del Parco, che aveva presentato alcune proposte alternative al progetto in merito alla safety aeroportuale. Attraverso tali alternative sarebbe possibile realizzare l’opera senza compromettere le brughiere di Gaggio e Tornavento, direttamente impattate per 44 ettari di superficie ma, di fatto, interamente compromesse con i progetti attuali.

“Siamo delusi da questa preclusione espressa al tavolo da parte di SEA ed ENAC - afferma la Presidente del Parco Cristina Chiappa- perché siamo convinti che un confronto tra tecnici avrebbe potuto permettere di individuare soluzioni comunque adeguate per le esigenze aeroportuali che non comportassero però un impatto ambientale così rilevante”.

Il Direttore del Parco Claudio De Paola precisa che “Le brughiere di Gaggio e Tornavento costituiscono un’area di straordinaria importanza sotto il profilo ambientale, non riproducibile,per l’insieme delle caratteristiche dell’habitat . Per questa ragione il Parco, fin dal 2011, ha proposto l’istituzione di un sito Natura 2000 su tali aree”.

Il parere negativo a suo tempo espresso dal Parco approfondisce nel dettaglio tutte le motivazioni tecnico scientifiche che impongono la necessità di tutela delle brughiere di Gaggio e Tornavento.
“Purtroppo – prosegue la Presidente del Parco – se verrà confermato questo totale atteggiamento di chiusura nei confronti delle proposte avanzate, non sarà per noi possibile proseguire il confronto in merito ad un protocollo di intesa. Lo sforzo fatto dal Parco del Ticino di portare un contributo fortemente collaborativo non è stato in alcun modo accolto: nessuna delle proposte portate al tavolo è stata recepita”.