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03/10/2022 18:49
Via alla caccia al cinghiale, nel week end, il primo ottobre, si è aperta ufficialmente la stagione venatoria dedicata ai famigerati ungulati, la cui proliferazione sul territorio della provincia di Pavia ha suscitato spesso accese discussioni attorno alla necessità di contenimento della specie, ritenuta dannosa per l’agricoltura e in termini di sicurezza stradale. Nel Pavese sono migliaia i cacciatori abilitati a questa caccia cosiddetta in “braccata”, ovvero con i cani da seguita e che, quest’anno, proprio per permettere un maggior contenimento della specie, sarà estesa a tutto il mese di gennaio. La caccia di selezione, del resto, quella praticata dalla Provincia di Pavia e dai cosiddetti sele-controllori, non si è mai fermata e ha portato all’abbattimento di oltre 500 capi nel periodo primaverile - estivo. La buona notizia è che, almeno sul fronte dello spauracchio della peste suina, in provincia di Pavia nessuno di questi animali è risultato infetto.
In Italia secondo alcune stime, ad oggi i cinghiali sarebbero circa 2,3 milioni. “Ridurre numericamente la specie significa rallentare la diffusione in quelle zone dove maggiore è la presenza di filiere agroindustriali legate agli allevamenti di maiali che garantiscono reddito, occupazione ed indotto all’Italia “ ha affermato di recente Coldiretti che ha poi nuovamente sottolineato come questi animali creino situazioni di emergenza per i danni e gli incidenti stradali che continuano a provocare”.