Trama
- Atto I. Il matrimonio fra Hélène, figlia del conte di Tolosa, e Gaston, conte
di Béarn, dovrebbe porre fine alla guerra civile fra i due casati. La folla auspica
l'alleanza sotto le comuni insegne crociate. Entrano il conte, suo fratello Roger,
Hélène e Isaure, dama di compagnia. Giungono anche Gaston e i suoi. I vecchi nemici si
stringono la mano e le nozze vengono acconsentite.
Ma Roger, attratto incestuosamente dalla nipote, brucia di gelosia, mentre quasi tutti
hanno oscuri presentimenti. Giunge il legato papale Adhémar de Monteil che nomina il
conte capo supremo dei crociati francesi in Terrasanta. Giuramento solenne, poi tutti se
ne vanno. Dalla cappella vicina s'ode un canto di monache. Roger, tornato indietro, è
inquieto. Giunge un soldato sconosciuto. Roger lo ammonisce: dei due inginocchiati a
pregare dovrà risparmiare quello che porta la tunica e uccidere l'altro. Il sicario entra
nella cappella, mentre alcuni crociati schiamazzano sul canto delle monache. Dalla
cappella s'odono delle grida: assassino! Ma a cadere sotto i colpi è stato il conte, che,
in segno di pace, aveva ceduto la tunica a Gaston. Il visconte viene condannato
all'esilio.
- Atto II. In una grotta in Palestina, Roger, in preda al rimorso, è divenuto un
santo eremita. Egli disseta un pellegrino, poi corre a soccorrere i suoi compagni.
Giungono due donne, Hélène e Isaure, in Terrasanta sulle tracce di Gaston. Esse
riconoscono nel pellegrino il suo scudiero e vengono a sapere che il padrone si trova a
Ramla. Partite le donne, giungono i crociati francesi, con Ademar e un redivivo conte di
Tolosa sopravvissuto alle ferite riportate. Quando Roger torna e lo vede vivo e vegeto, ha
un sussulto, ma non gli si rivela. Chiede solo di poter combattere con i crociati, per
espiare un antico delitto. A Ramla, Gaston è ostaggio dell'emiro.
Un ufficiale trascina Hélène, appena catturata. Ella racconta che i crociati del padre
non oseranno attaccare. Rimasti soli, i due giovani si abbracciano. Ma l'armata cristiana
è vicina. Gaston ed Hélène, lasciati soli dai difensori, tentano la fuga ma sono
ripresi.
- Atto III. Nell'harem dov'è rinchiusa, Hélène assiste alle danze delle
concubine. Entra l'emiro e annuncia che, se i crociati attaccheranno, la sua testa cadrà.
S'ode un gran tumulto: i cristiani sono già dentro Ramla. Giunge Gaston, che si è
liberato. Entra vittorioso con i suoi il conte di Tolosa, fa arrestare il suo quasi
assassino e, incurante delle smanie di Hélène, la trascina via di forza. Nella piazza di
Ramla, i crociati, col conte e il legato del papa, condannato a morte Gaston per
l'indomani. Il giovane, disperato, vorrebbe morire subito.
- Atto IV. Nella valle di Josafat, Hélène passa accanto alla tenda di Gaston.
Ademar chiede all'eremita di assistere il condannato. Quando questo è tratto fuori,
Hélène, con Isaure, attende l'esito dello scontro. Giunge il conte vittorioso in
compagnia di un misterioso guerriero, con la celata abbassata, che si è coperto di
gloria: è Gaston, che si rivela a tutti, chiedendo giustizia. Giunge anche l'eremita
Roger ferito a morte, ma in tempo per rivelare la verità e contemplare con gioia
Gerusalemme liberata.
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