Teatro Cagnoni Vigevano 10 febbraio 2001

Les Ballets Trockadero Montecarlo

Montecarlo in realtą non centra nulla: pare che sia un omaggio alla famiglia reale Grimaldi la compagnia americana, ospite del Teatro Cagnoni di Vigevano il 10/02/2001, ha presentato uno spettacolo esilarante per tutti ma in particolar modo per gli appasionati di danza che ben conoscendo ogni vezzo dei danzatori, che veniva parodiato, ne potevano gustare appieno la sottile ironia.

P.I.Ciakowskij Il lago dei cigni Atto II (selezione)
In questa parte dedicata ad un grandissimo capolavoro della danza di ogni tempo i ballerini (tutti uomini) interpretavano le parti maschili e femminili, con una tecnica perfetta, invidiabile anche per una collega femmina, ricordo solo alcune delle gags, come la ballerina che sbaglia fila formandone una da quattro ed una da due e con una vistosa disinvoltura si sposta da una fila all'altra per ricostruirne l'equilibrio. Al passo dei quattro cignetti dove una sbaglia, perde la sincronia, sfacciatamente saluta il pubblico, ma ogni volta recupera il passo con gli altri tre, ricordo a proposito l'analoga scena alla Scala di Milano anni or sono dove uno dei cigni perse la sincronia con gli altri e fu trascinato per il palcoscenico per tutta la durata del passo.Il mago cattivo poi con capigliatura da svonvolta da una scarica elettrica ha il fluido micidiale nelle mani e con esso atterra il principe Sigfrido. Bella la scena in cui il pricipe esce con un passo regale da fondo scena e passo dopo passo attraversa tutto il palcoscenico in diagonale attendendo invano che la musica parta, poi al boccascena sputa piume di cigno.... chissą cosa č successo dietro le scene.

Pas de quattre
Quattro danzatrici, di cui una evidentemente pił anziana, meritevole di rispetto, ma irrisa dalla altre tre che non escono mai di scena, o che si permettono di coprirle il volto con le mani, o non escono mai di scena quando un'altra deve iniziare.

Passo a due
Spelendida esecuzione di un passo classico tra una specie di principe o schiavo arabo e la sua donna, nessuna concessione all'ironia.

La morte del cigno
Inzia subito con una impasse del tecnico luci che non riesce a cogliere a quale quinta uscirą la danzatrice per cui la cerca prima a destra poi a sinistra inutilmente, sbagliando l'entrata che avviene puntualmene dalla parte opposta a dove puntava l'occhio di bue.
Povero cigno che perde inesorabilmente le sue piume, ma non si decide proprio a morire, servono alcuni colpi di fucile che prima gli feriscono un bracio poi la gamba e finalmente lo stendono.

Paquita
Sfoggio di tecnina per tutti, ma piccoli dettagli bastano a rendere comica la scena, bastano i vistosi occhiali a farfalla di un danzatore di colore in veste, ovviamente femminile. Finale trionfante con consegna di mazzo di fiori alla "protagonista" ma non appena le luci si smorzano sugli applausi, ecco i due solisti contendersi il mazzo di fiori.

Mario Mainino

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