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03/02/2023 10:33
Si allarga a macchia d’olio il problema della carenza di medici in Lomellina. Poco dopo la messa in onda del nostro servizio in cui raccontavamo della petizione promossa da alcuni cittadini di Mortara, preoccupati per la situazione che si andrà a creare in città fra due mesi con il pensionamento del dott. Gandolfi, ecco arrivare un’altra segnalazione che coinvolge tre paesi: Breme, Sartirana e Valle Lomellina. Anche in questo caso si entrerà in emergenza dal primo aprile, quando andrà in pensione la dottoressa Isabella Legrottaglie, al momento senza sostituti. La professionista ha in carico 600 pazienti a Breme, altrettanti a Sartirana e 300 a Valle. A Breme, di fatto, rimarranno senza medico quasi tutti i residenti. La stessa sorte, per Sartirana, riguarderà poco meno di metà degli abitanti. Caso molto particolare è quello di Valle Lomellina: ce ne eravamo già occupati la scorsa estate, con le firme raccolte da un comitato spontaneo dopo che circa la metà delle persone residenti in paese erano rimaste senza medico per il pensionamento del dott. Barone. Molti di loro si erano rivolti proprio alla dott.ssa Legrottaglie, che andrà in pensione tra due mesi. Ma non è finita qui. Tra meno di un anno, infatti, andrà in pensione anche il dott. Puglisi e quasi tutti i vallesi si ritroveranno senza medico. Mercoledì i sindaci di Breme, Cesarina Guazzora, e Valle Lomellina, Roberto Bertassi, hanno avuto un incontro con i funzionari di Ats. La situazione non è facile, perché, come è ormai risaputo, i medici di base sono molto pochi rispetto alle esigenze del territorio. Per il momento è stata valutata la possibilità di sostituti temporanei, poi si dovranno vedere i risultati del prossimo bando per gli ambiti carenti, che solitamente viene indetto nel mese di marzo. Il 2023, però, potrebbe anche vedere una completa riforma del settore. Secondo voci insistenti, infatti, l’attuale sistema degli ambiti territoriali potrebbe cambiare. Un modo per cercare di abbattere alcuni paletti burocratici che rendono difficoltose le assegnazioni. Occorrerà però che, se davvero il settore verrà riformato, vengano date le giuste garanzie ai piccoli paesi per evitare che, cadendo le barriere degli ambiti geografici, i pochi professionisti in attività finiscano con il concentrarsi nei comuni più grandi.