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      primavera
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      Costa
 
 
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        | Nel dicembre del 2011 è scomparso il M° 
        Carlo Villa |  
        |  | L'addio al Maestro Carlo Villa Gli allievi dell'istituto "Costa" lo ricordano con la Primavera di 
        Vivaldi
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        |  | La scorsa settimana, a 
        Milano, si è spento il Maestro Carlo Villa (61 anni), pianista e 
        direttore del Civico Istituto Musicale "Luigi Costa". La sua figura è 
        stata fondamentale per la conduzione della scuola musicale vigevanese, 
        che perde così uno dei suoi pilastri. Domenica mattina (11 dicembre 
        2011), gli allievi dell'Istituto lo hanno voluto ricordare - nella 
        cappella dell'Istituto Negrone - eseguendo, in un concerto 
        dall'atmosfera commossa, la Primavera di Vìvaldi. |  
        |  | Benedetto Fossati, 
        ex direttore dell'Istituto musicale lo ricorda così: «Siamo alla metà 
        degli anni '50. Nella chiesa di S. Pietro Martire, chi alla fine della 
        messa domenicale avesse notato chi era l'organista sarebbe rimasto 
        sorpreso nel vedere che si trattava di un bambino di 7/8 anni. Di lui la 
        sorella del parroco -monsignor Felice Masperi - diceva, nel nostro 
        dialetto: "L'è insì picul e al suna insì fort". Figlio di un musicista, l'indimenticato violoncellista Ermanno Villa, 
        sarà naturale per lui proseguire seriamente lo studio della musica e del 
        pianoforte. Prima presso l'Istituto Costa, poi presso la Civica Scuola 
        di Musica di Milano con la maestra Romanini Marzorati, grande insegnante 
        che lo porterà a diplomarsi brillantemente al Conservatorio di Piacenza. 
        Alla fine degli anni '70 l'assegnazione di una cattedra di pianoforte al 
        Costa e, successivamente, l'incarico di direttore allo stesso Istituto.
 Nel quadro delle sue iniziative ricordo la fiaba musicale 
        dell'elefantino Babar, presentata a più di mille bambini, le lezioni di 
        canto per gli scolari delle scuole elementari, l'esecuzione al 
        pianoforte dei "Quadri di una esposizione" di Mussorgsij con proiezione 
        di diapositive e i tanti concerti con il gruppo di archi "Costa 
        ensemble".
 Personalmente, da violinista, ho una serie di ricordi legati a lui, a 
        suo padre e ai suoi fratelli.
 Concerti eseguiti in teatri, chiese, all'aperto e in ogni possibile 
        occasione. Legami che si sono stabiliti in parecchi decenni di 
        collaborazione e sincera amicizia».
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        |  | Anche Yukiko Saito 
        lo vuole ricordare attraverso le nostre pagine: «Sabato ho partecipato 
        all'inumazione della sua bara e con quell'atto si concludeva la nostra 
        conoscenza terrena durata ben quindici anni: In questa città tutti lo 
        conoscevano per la sua attività di musicista e insegnante, anch'io l'ho 
        incontrato così, come sua allieva per tanti anni dell'Istituto Costa. 
        Voglio però ricordarlo non come Maestro di musica che sapeva spiegare 
        con parole semplici un pezzo difficile o interpretare il significato di 
        un'opera, ma come uomo. La persona che trovava sempre cinque minuti per 
        parlare con gli allievi, non solo di musica ma anche dei loro problemi 
        personali. Sempre pronto a spronare uno studente svogliato o in 
        difficoltà ma anche a dare suggerimenti e consigli personali. Dopo aver 
        parlato con lui si tornava a casa con la sicurezza che tutto era 
        possibile e che il problema era già stato superato. H Maestro era una di 
        quelle figure immortali che non potevano morire, eppure... Mi ha 
        intristito il vedere non così numerosa la partecipazione delle persone 
        che lo hanno conosciuto alle esequie e al ricordo che si è tenuto presso 
        l'Istituto Negrone. Forse non il giusto ringraziamento per quanto ha 
        fatto per questa città. Mi mancherà Maestro. Mancherà a tutti quelli a 
        cui ha voluto bene». |  
        |  | Articolo tratto da Informatore Vigevanese 
        del 15 dicembre 2011 |  
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