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Edizione 2005

Premio nazionale di Narrativa

Lucio Mastronardi
Settimana letteraria

Brividi tra le righe
Mistero ignoto e paura in letteratura e… altrove
Rassegna Letteraria a Vigevano

Vigevano  IV edizione
dall'11 al 16 ottobre 2005
ingresso gratuito
Rassegna letteraria Città di Vigevano - premio Mastronardi


Le tappe delle varie edizioni del Premio Mastronardi
1999 presenta Mario Mainino
2000 presenta Mario Mainino
2001 presenta Mario Mainino
2002 Prima settimana letteraria
2003 Rassegna settimana letteraria
2004 Rassegna settimana letteraria
2005 Rassegna settimana letteraria ritorna al Teatro Cagnoni presentata da Andrea Bosco


Città di Vigevano Assessorato alla Cultura
Regione Lombardia
Provincia di Pavia

Programma:
Incontri con scrittori, laboratori, spettacoli, ragnatela di lettura, mostre, caffé letterario.

Brividi tra le righe perchè le inquietudini dell'oggi e le paure che suscita l'ignoto coinvolgono e si trovano riflesse in letteratura, musica, filosofia, psicologia, religione e altro ancora...........


Martedì 11 ottobre 2005

ore 9,30 e 11,00 e 14,30
Brividi piccoli piccoli
Pandemonium teatro e i ragazzi delle elementari
Scuole Ramella

Dalle ore 14,30
Il mistero di Castlemoor
La scrittrice Anna Vivarelli incontra i suoi lettori
Cavallerizza del Castello

Ore 16,30
Brivido giallo
Letture teatrali da Hitckock a Camilleri, all’Università per la terza età
a cura di PANDEMONIUM TEATRO di Bergamo
Aperto a tutti
Sala Università, via Diaz 5

Ore 21,00
Diabolik visto da lontano… e da vicino
Incontro con gli autori Alfredo Castelli, Sergio Toppi.
Sessione autografi
Sala dell’affresco del Castello


Mercoledì 12 ottobre 2005

ore 9,30 e 11,00 e 14,30
Brividi piccoli piccoli
Pandemonium teatro e i bambini delle materne
Scuola Deomini

Ore 10,00
Dottore, che paura!
Spettacolo delle scuole elementari
Cavallerizza del Castello

Ore 21,00
Ombre delle città: Milano, Torino e Pavia
raccontate da Luca Doninelli, Giuseppe Culicchia e Mino Milani
Conduce Piersandro Pallavicini
Alla fisarmonica Nadio Marenco
Ridotto del Teatro Cagnoni


Giovedì 13 ottobre 2005

Dalle 9,30
Invisibile sarai tu
Lo scrittore Giovanni del Ponte incontra i suoi lettori.
Per le scuole medie alla Cavallerizza del Castello

Ore 21,00
Leggere è spaventoso
Con Margherita Oggero e Raul Montanari
Reading del laboratorio di scrittura
Interventi musicali e concerto del gruppo Saibaba
Cavallerizza del Castello


Venerdì 14 ottobre 2005

Ore 18,30
Chi ha paura della poesia?
Incontro con i poeti Franco Loi e Valerio Magrelli
Conduce Laura Lepri
Palazzo Roncalli – Sala Cotta

Lucio Mastronardi 2005

Ore 21,00
Premio letterario Città di Vigevano in memoria di Lucio Mastronardi
Cerimonia conclusiva; partecipano gli scrittori vincitori:
Vincenzo Pardini, Valerio Magrelli, Piero Degli Antoni;
il Premio Nazionale alla Carriera Laura Grimaldi
ed Internazionale Jean Christophe Grangé.
Presenta Andrea Bosco
Letture di Lucilla Morlacchi
Al piano: Tazio Forte – violino: Elton Tola
Regia di Sara Riscazzi
Teatro Cagnoni


Sabato 15 ottobre 2005
Ore 10,00-12,30 e 14,30-17,00
La scrittura é il vero mistero della vita
Workshop a cura di Alessandra De Vizzi
Aperta a tutti, con iscrizione presso libreria “Il Convivio”

Sabato 15 ottobre 2005
LA SCRITTURA È IL VERO MISTERO DELLA VITA
Workshop a cura di Alessandra De Vizzi
Ridotto del Teatro Cagnoni.
Ore 10.00–12.30 e ore 14.30–17.00

In teoria, scrivere è un’attività istintiva e normale, un modo di esprimersi spontaneo che non richiede alcuno sforzo particolare. E invece non è affatto così: molti adulti provano davanti al foglio bianco lo stesso senso di panico e vertigine che li assaliva ai tempi della scuola, quando si spremevano faticosamente le meningi per mettere insieme la quantità minima di pensieri che si auguravano fosse ritenuta accettabile dalla maestra o dalla professoressa di italiano.
Questo workshop vuole svelare alcuni semplici trucchi all’apparenza banali che ci consentono di “sbloccare” la nostra creatività, organizzando in maniera ordinata e scorrevole gli spunti brillanti che si affacciano all’improvviso nella nostra mente e troppo spesso si dissolvono senza che riusciamo a svilupparli come meritano.
Sabato 15 ottobre potremo parlare del romanzo e degli elementi fondamentali che lo compongono (trama – personaggi – tempo – luogo – narrazione – punto di vista), confidarci i tentativi che abbiamo fatto e quelli che non abbiamo ancora avuto il coraggio di azzardare, svelare quali sono i nostri autori preferiti e cercare di capire per quale motivo sono così in sintonia con il nostro cuore, e parlare di qualunque argomento legato alla scrittura ci possa venire in mente.
I partecipanti sono pregati di presentarsi con un numero a scelta di pagine scritte (penna o computer, a voi la scelta) sul libro della loro vita, quello che li ha più affascinati, che ricorda loro un periodo particolarmente felice, che li ha aiutati a superarne uno difficile, che avrebbero voluto scrivere, che hanno letto perché moralmente costretti da altri trovandolo poi abominevole, che adorano e regalano a tutti i nuovi amici…

Alessandra De Vizzi
Accampata in un inquinatissimo angolo della Pianura Padana con madre, figlio e un numero variabile di animali, è traduttrice in perenne affanno, giornalista free lance con tre argomenti fissi (bambini-libri-ambiente) e insegnante saltuaria di scrittura creativa Ormai più vicina ai 50 che ai 40, si illude di non dimostrarli tutti, godendo appieno dell'unico lato positivo dell'essere sovrappeso: la ritardata comparsa delle rughe. Da sempre catalizza le confidenze di amiche e amici di ogni età e da molti anni risponde alla posta del cuore dei teenager. Il suo primo libro Mamma single con orgoglio, nasce proprio dal desiderio di contribuire ad alleviare la sofferenza sprecata in inutili rimpianti. Domandandosi se ci è riuscita, si consola pensando a quello che, nei suoi panni, direbbe la mitica Miss Holly Golightly in Colazione da Tiffany, "Male che vada, avrò semplicemente fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima".



Ore 10,30
Autori incontrano lettori. I finalisti del Premio: Pardini, Magrelli, Degli Antoni con i lettori della Giuria popolare.
Aperto a tutti.
Sala d’onore della Cassa di Risparmio – Piazza Ducale

Ore 15,00
I misteri della giustizia
Dibattito tra Michele Giuttari e Piero Degli Antoni
Conduce Luigi Mascheroni
Caffè letterario – Sala dell’Affresco del Castello

Ore 16.00
Le passioni femminili: quando l’amore chiede troppo.
Ne parla la psicologa Anna Salvo
Strada Sotterranea nuova del Castello

ore 17.30
Vincere la paura
Conversazione di Magdi Allam
Cavallerizza del Castello

ore 21,00
Trame da brivido – ragnatela di lettura per le vie della città.
Partecipano: cittadini, studenti, attori
Con Mara Baronti
Degustazioni e musica lungo il percorso
Programma dettagliato a parte


Domenica 16 ottobre 2005

Ore 10,00
Dottore, che paura!
Spettacolo delle scuole elementari
Cavallerizza del Castello

Ore 15,00
Tra amore e dolore oltre l’ombra del sacro
Intervengono i teologi Vito Mancuso e Luigi Cacciabue
Conduce Alessandro Zaccuri
Caffè letterario – Sala dell’Affresco del Castello

Ore 16,00
Mamma, i filosofi!
Incontro con Armando Torno e Emanuele Severino
Cavallerizza del Castello

Ore 17,30
Gialli, enigmi e segreti
Con Corrado Augias
Cavallerizza del Castello

Ore 21,00
Misteri d’akuaduulza
Enrico Deregibus
Intervista Davide van de Sfroos
Cavallerizza del Castello

Ore 14,30 – 19,00
Il castello fatato. Postazioni di: astrologia, tarocchi, ching, numerologia, fiori di Bach e molto altro nei luoghi del Castello
Con fate e folletti da Vignarello.
Mercatino della magia in strada sotterranea.


Mostre collegate:

Diabolik visto da lontano… e da vicino – Disegni originali di Sergio Toppi e Enzo Facciolo
Sala dell’Affresco del Castello a cura di Associazione Culturale Crapapelada di Milano
Sul filo del rasoio - Mostra dei pittori Cesare Giardini e Carlo Caldara a Palazzo Roncalli
Dark ladies. Installazioni di Sonia Quarone, Florencia Martinez, Natalia Saurin nella Torre del Bramante a cura di Giovanna Fiorenza

Direttore artistico della Rassegna Ermanno Paccagnini
Comitato organizzatore: Antonio Prati – assessore alla Cultura;
Daniela Vecchi – Coordinatrice organizzativa;
Ermanno Paccagnini; Giuseppe Branca; Sandro Pallavicini.
Con il lavoro di:
Simona Villa, Daniela Vecchi, Franca Ottoboni, Raffaella Barbero, Paolo Degli Agosti, Emilio Ornati, Vania Rodofili, Francesca Massa, Manola Dettori, Mario Cantella, Valeria Bertoglio, Armando Ferrari.


Il Premio letterario nazionale intitolato a Lucio Mastronardi, avviato nel 1999 è proseguito con la formula originaria nel 2000 e 2001. Sospeso nel 2002 è ripreso nel 2003, con formula rinnovata, tendente a stabilire un legame tematico sempre più forte con la Rassegna letteraria, nel frattempo varata, ed un collegamento con il mondo della scuola, proseguito nel 2004 e nel 2005.
Inoltre il Premio si è arricchito, con l’aggiunta dapprima del premio nazionale alla carriera, attribuito negli anni a Fernanda Pivano, Giuseppe Pontiggia e Andrea Camilleri e di quello internazionale alla carriera, attribuito per la prima volta nel 2004 a Joanne Harris.
Quest’anno il Premio alla Carriera nazionale sarà attribuito a Laura Grimaldi e quello internazionale a Jean Christophe Grangé.
La Rassegna letteraria, avviata nel 2004 ha avuto, di anno in anno, temi conduttori molto diversi tra loro: la letteratura del comico, quella dello sport, il cibo e, quest’anno, quella del “mistero, ignoto, paura”.
Tra le personalità di maggior rilievo e notorietà che sono intervenute agli incontri si ricordano:

anno 2002; Vincenzo Cerami, Silvia Ziche, Giorgio Calcagno, Carlo Fruttero, Nico Orengo, Bruno Gambarotta Sergio Pautasso, Mario Baudino, Direttore artistico: Giovanni Tesio.

anno 2003: Maurizio Crosetti, Gianni Mura, Guido Vergani, Paolo Beldì, Gianni Clerici, Bruno Lauzi, Emanuela Audisio, Piersandro Pallavicini, Luca Malavasi, Lella Costa, Franco Loi, Ugo Ricciarelli, Giuseppe Cederna.

anno 2004: Carlin Petrini, Moni Ovadia, Sebastiano Vassalli, Andrea Camilleri, Francesca Marciano, Allan Bay

L’edizione 2005, dal titolo Brividi tra le righe è quest’anno dedicata a “Mistero, ignoto e paura in letteratura e altrove”. Il Direttore artistico Ermanno Paccagnini così condensa il significato dell’operazione: “Tra i diversi temi ipotizzati per la Rassegna, la scelta di impostare gli incontri sul motivo del Mistero, dell’Ignoto, della paura riassunti nel titolo Brividi tra le righe ha tenuto conto soprattutto di un tema strettamente legato ai sintomi di incertezza che attraversano l’oggi; oltre che, naturalmente, della possibilità di costruire su di esso una serie di incontri che interessassero diverse discipline.
Brividi tra le righe pertanto non è da intendersi unicamente come attraversamento dell’universo “thriller” o “noir”: anche se oggi questi generi sono tra quelli che più frequentemente riflettono la realtà attuale; e questo perché le inquietudini dell’oggi e le paure che suscita l’ignoto coinvolgono e si trovano riflesse in letteratura, cinema, filosofia, psicologia, antropologia, religione e altro ancora.”
Nelle giornate dall’11 al 16 ottobre prossimi sono attesi tra gli altri: Giuseppe Culicchia, Mino Milani, Valerio Magrelli, Magdi Allam, Corrado Augias, Armando Torno, Emanuele Severino, Anna Salvo, Michele Giuttari, Anna Vivarelli, Margherita Oggero, Raul Montanari, Giovanni del Ponte, Vito Mancuso, e molti altri ospiti.

Un incontro particolare riguarderà la Mostra di tavole originali di disegnatori di Diabolik: Sergio Toppi ed Enzo Facciolo, che incontreranno il pubblico nella serata dell’11 ottobre, ore 21,00, nella sede espositiva, in Sala dell’Affresco.


I Ristoranti in città: Partecipano alla Rassegna con proposte gastronomiche

Torre - via Merula 39
Marmonti - via del Popolo 13
Bramante - Piazza Ducale 36
Borgo Antico - via Santa Croce 9
 

 
MARTEDI’ 11 OTTOBRE 2005
ore 9.30 – 11.00 – 14.30 presso la Scuola Ramella
BRIVIDI PICCOLI PICCOLI | Letture teatrali per la scuola Elementare della Compagnia Pandemonium

Il Pandemonium Teatro - compagnia teatrale con sede a Bergamo ed operante su tutto il territorio nazionale - nasce nel 1988 per iniziativa di alcuni artisti e operatori attivi in Italia da oltre un decennio nel settore Teatro Ragazzi e Giovani. Il suo lavoro in questi anni è stato caratterizzato dalla ricerca di una nuova drammaturgia e da una crescente attenzione per la narrazione teatrale come spazio e luogo dove favorire una nuova funzione di attore-creatore.
L’oralità, la nuova drammaturgia e la riflessione sullo spazio teatrale sono quindi gli elementi alla base delle sue produzioni, che spaziano dal comico al drammatico. Potremmo definire il suo lavoro un “teatro di confine”, dove il confine è la linea di contatto tra diversi territori, uno spazio dove si parlano più lingue.
Nel suo lavoro non c’è solo la produzione, ma anche l’organizzazione di laboratori rivolti alle scuole e al territorio, di iniziative dove si affrontano temi legati alla drammaturgia e al rapporto fra teatro e educazione, di rassegne dedicate alle scuole e al pubblico delle famiglie.
Il Pandemonium Teatro è riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalla Regione Lombardia.

ore 14.30 Cavallerizza del Castello – Spazio Scuola
INCONTRO CON L’AUTORE| Il Mistero di Castlemoor. Partecipano le scuole elementari con Anna Vivarelli

Anna VIVARELLI è nata a Torino, dove vive e lavora. Laureata in Filosofia, ha esordito giovanissima nella scrittura con testi teatrali, racconti e radiodrammi per la Rai.
Alla fine degli anni Settanta, ha fondato insieme a Guido Quarzo e altri una compagnia di teatro per ragazzi, che ancora oggi lavora attivamente sia con spettacoli che con laboratori.
Ha scritto libri per bambini di tutte le misure (sia i libri che i bambini), nella speranza che i suoi lettori si divertano come lei. Spesso li incontra nelle scuole così può controllare personalmente.
Ormai da molti anni si dedica a tempo pieno alla letteratura per ragazzi.
Nel 1996 ha vinto il primo premio del Battello a Vapore con La coda degli autosauri, scritto insieme a Guido Quarzo. Nello stesso anno ha vinto il premio Città di Cento con Amico di un altro pianeta, sempre scritto a quattro mani con Guido Quarzo. Dal suo libro Uomo nero, verde, blu il Teatro dell’Angolo ha tratto un fortunato testo teatrale rappresentato in tutta Italia.
La scrittrice a Vigevano ha incontrato i bambini di 6 classi quarte (140 bambini) delle scuole primarie cittadine e ha loro proposto la lettura estiva del suo libro Il Mistero di Castlemoor (edito da Piemme nella collana Il Battello a vapore), in cui si racconta delle vacanze di Davide in uno sperduto villaggio della campagna inglese, pieno di avvincenti misteri.

ore 16.30 Sede Università del tempo libero e della Terza Età, Via Diaz 5
BRIVIDO GIALLO | Letture teatrali per adulti della Compagnia Pandemonium

All’interno della serata verranno proposti racconti brevi, dal ritmo incalzante, con finale a sorpresa; racconti totalmente imprevedibili, perché costruiti in modo che il lettore cada in un tranello narrativo fatto di ambiguità e false aspettative, finchè l’ultima pagina o l’ultima riga svela il mistero.

“Il libro è il luogo privilegiato ove reperire gli strumenti per formare ed affinare
ed ampliare coscienza e conoscenza.
Un attore è una persona dotata di particolare talento e professionalità nell’ambito
della comunicazione.
Fra libri e lettori, un attore può farsi tramite, intelligente e sensibile, dei
pensieri e dei sentimenti degli scrittori, rendendo la parola scritta materia
viva e vibrante, comunicazione immediata e coinvolgente.”
ore 21.00 Sala dell’Affresco del Castello

DIABOLIK VISTO DA LONTANO … E DA VICINO| Incontro con gli autori Alfredo Castelli e Sergio Toppi. Sessione autografi.Brindisi.
MOSTRA DI TAVOLE ORIGINALI

Alfredo CASTELLI nasce a Milano il 26 giugno 1947.
Giovanissimo inizia a collaborare con gli editori di "Kolosso", e a disegnare le avventure di "Scheletrino" che apparivano su "Diabolik"; collabora poi a "Cucciolo" e "Tiramolla" delle Edizioni Alpe e a "Topolino" della Mondadori. Tra il 1966 ed il 1969, si occupa della serie televisiva "Cappuccetto a Pois" (insieme a Maria Perego) e scrive i testi di numerosi caroselli televisivi. Firma anche la sceneggiatura del film "Il Tunnel Sotto il Mondo". Nel 1969, con Mario Gomboli, Marco Baratelli e Carlo Peroni, crea il periodico umoristico "Tilt"; nel 1970, insieme a Pier Carpi, dà il via a "Horror", per il quale scrive la striscia di "Zio Boris". Per il "Corriere dei Ragazzi", di cui diviene redattore tuttofare subito dopo, crea "L'Ombra" (disegnata da Cubbino), "Gli Aristocratici" (resi graficamente da Tacconi), "L'Omino Bufo" (disegnato da lui stesso) e "Otto Kruntz" (disegni di Fagarazzi).
Collabora anche con riviste straniere. Nel 1978, per il settimanale "Supergulp" della Mondadori, scrive le avventure di "Allan Quatermain", un esploratore specializzato in archeologia misteriosa che funge da base per Martin Mystère, personaggio che, nel 1980, con i disegni di Giancarlo Alessandrini, viene proposto a Sergio Bonelli, che lo pubblica a partire dal 1982.
Tra le più recenti fatiche di Castelli figurano Zona X, collana di storie insolite e la stesura di soggetto e sceneggiatura di una avventura di "Pedrito El Drito".

Nato l'11 ottobre 1932 a Milano, Sergio TOPPI esordisce nel mondo dei fumetti nel 1966, sulle pagine del "Corriere dei Piccoli", dopo aver lavorato a lungo come illustratore e, successivamente, come animatore presso gli studi Pagot. In seguito collabora anche al "Corriere dei Ragazzi" e al "Messaggero dei Ragazzi" (con numerosi fumetti storici su testi di Mino Milani) affinando ulteriormente il suo personalissimo stile. Slegato da personaggi fissi (se si esclude l'eccentrico Collezionista, creato nel 1984 per la collana I Protagonisti), Toppi ha realizzato alcuni titoli della collana “Un uomo un'avventura” della Cepim, e alcuni episodi dell'Histoire de France en bandes dessinées e de La Découverte du Monde, entrambe della Laraousse, e collabora tuttora alle maggiori riviste italiane (da "Linus" a "Sgt Kirk", da "Corto Maltese" a "Il Giornalino") con storie dal taglio inconfondibile raccolte successivamente in diversi volumi.


MERCOLEDI’ 12 OTTOBRE 2005
ore 9.30 – 11.00 – 14.30 presso la Scuola Deomini
BRIVIDI PICCOLI PICCOLI | Letture teatrali per la scuola Materna della Compagnia Pandemonium

ore 10.00 Cavallerizza del Castello
DOTTORE CHE PAURA! | Spettacolo delle Scuole elementari

ore 21.00 Ridotto del Teatro Cagnoni
OMBRE DELLE CITTÀ: MILANO, TORINO, PAVIA | Raccontate da Luca Doninelli, Giuseppe Culicchia e Mino Milani
Conduce Piersandro Pallavicini.
Alla fisarmonica Nadio Marenco


Luca DONINELLI (Leno, 1956) nel 1982 si laurea in filosofia con una tesi su Michel Foucault. In qualità di critico letterario ed editorialista collabora con diverse testate, attualmente «Il Giornale» e «Avvenire». E' consigliere d'amministrazione dell'Ente Teatrale Italiano.
Tra le sue opere narrative, I due fratelli, che comprende due romanzi brevi (Rizzoli, 1990, Premio Vailate e Premio Giuseppe Berto), La revoca (Garzanti, 1992, Premio Città di Catanzaro, Premio Selezione Campiello e Premio Napoli), la raccolta di racconti Le decorose memorie (Garzanti, 1994, Premio Supergrinzane Cavour e Premio Nicola Stefanelli), La verità futile (Garzanti, 1995), Talk Show (Garzanti, 1996), racconto di una puntata del più famoso programma televisivo di talk-show, La nuova era (Garzanti, 1999, Premio Grinzane Cavour), La mano (Garzanti, 2001), centrato sulla figura di un musicista rock.
Con Cristina Moroni ha curato la traduzione de L'ispettore generale di Nikolaj Gogol’, poi portata in scena con l’interpretazione di Franco Branciaroli.
Il suo libro più recente è il romanzo Tornavamo dal mare, edito da Garzanti nel 2004.


Mino MILANI nasce a Pavia il 3 febbraio 1928. Si laurea il lettere moderne nel 1950 e comincia a scrivere i primi racconti sul Corriere dei piccoli del 1953. Hanno particolarmente successo le avventure del cow-boy Tommy River. Nel 1973, presentando il romanzo "Efrem soldato di ventura" (pubblicato a puntate sul Corriere dei piccoli), Gianni Rodari scrive: "Mino Milani [...] non è un romanziere d’una volta, ma uno scrittore d’oggi, contemporaneo del cinematografo e della TV, due invenzioni con le quali ha fatto da un pezzo i suoi conti, traducendo in una tecnica moderna la loro grande lezione: narrare per immagini ritmando velocemente l’azione". Importanti le collaborazioni con i più noti disegnatori italiani (Pratt, Toppi, Micheluzzi) e i più recenti long-seller come La storia di Ulissee Argo. Il suo romanzo più celebre resta Fantasma d’amore, dal quale Dino Risi trasse l’omonimo film con Marcello Mastroianni e Romy Schneider.

Giuseppe CULICCHIA è nato a Torino nel 1965. Ormai considerato una delle voci più autentiche della narrativa italiana degli ultimi anni è stato scoperto da Pier Vittorio Tondelli che aveva pubblicato alcuni suoi racconti nell'antologia Papergang-Under 25. Ispirato da autori come Hemingway, Carver, Bukowski e Brett Easton Ellis, ha esordito nel 1994 con Tutti giù per terra, romanzo che si è rivelato uno dei casi letterari più sorprendenti degli ultimi anni ed è stato vincitore dei Premi Montblanc e Grinzane Cavour. In esso lo scrittore racconta le vicende di un giovane poco più che ventenne, Walter, che affronta le paure, le incertezze e la fragilità del mondo giovanile nella Torino di fine anni Ottanta con perplessità, disillusione e soprattutto un'irresistibile ironia. Davide Ferrario ne ha tratto l'omonimo film interpretato da Valerio Mastandrea. Le avventure di Walter proseguono in Paso doble (1995). I suoi libri sono stato tradotti in Francia, Germania, Olanda, Grecia, Spagna, Catalogna e Russia.


Piersandro PALLAVICINI è nato a Vigevano nel 1962. Lavora come ricercatore nel campo della Chimica supramolecolare presso l’Università di Pavia. Dopo una lunga militanza nel campo delle riviste di musica underground e fumetto, intorno alla metà degli anni novanta ha cominciato a pubblicare narrativa nell’area delle nuove riviste letterarie. Nel 1998 è uscito il saggio-cronaca Quei bravi ragazzi del rock progressivo (Theoria). Nel 1999 ha esordito nella narrativa con il romanzo Il mostro di Vigevano (Pequod). Dal 1997 si è dedicato anche all’analisi della nuova scena letteraria italiana, collaborando con riviste come "Pulp", "Addictions", "Versodove", "Palazzo Sanvitale", "Fernandel". Dal 2000 fa parte della redazione della rinnovata "Fernandel". Nel 2002 ha pubblicato la raccolta di racconti Anime al Neon (Fernandel) e nel 2005 Anatomico dandy per Feltrinelli.


Nadio MARENCO, nato a Savona nel 1975, si avvicina sin dalla tenera età di sei anni alla musica, iniziando a conoscere la fisarmonica con il professore Roger Spinetta.
Nel 1994 inizia una carriera che per qualche anno sarà dedicata ai più svariati generi musicali. Dal 2001 collabora stabilmente con il cantautore torinese Gipo Farassino. Contemporaneamente si contano anche le partecipazioni con varie Radio e reti TV e le collaborazioni con i teatri.
Forma un duo stabile con il chitarrista Alessio Nebiolo su un repertorio orientato alla musica del 900, con particolare riferimento ad Astor Piazzolla. Ora sta collaborando con l’Orchestra dell’Associazione Lirica e Concertistica Italiana nel Progetto Tournèe Opera Domani nella produzione: L’Amore delle tre Melarance.
In qualità di fisarmonicista solista si ricordano le recenti perfomance al Festival Internazionale della fisarmonica di Erbezzo Verona e al Festival Internazionale Armonjkaer di Aarhus in Danimarca.
E’ docente alla Scuola Civica Luigi Costa di Vigevano e collabora con le Scuole Medie Robecchi di Vigevano in un Corso Sperimentale di Fisarmonica.


GIOVEDI’ 13 OTTOBRE 2005
ore 9.30 - 11.00 Cavallerizza del Castello
INVISIBILE SARAI TU | Lo scrittore Giovanni Del Ponte incontra i suoi lettori

Lo scrittore Giovanni Del Ponte è autore della serie de Gli invisibili, romanzi d’avventura con elementi fantastici e inquietanti, nella tradizione dei libri per ragazzi. I protagonisti sono Douglas, Crystal e Peter, tre dodicenni molto diversi fra loro, che dovranno collaborare per far fronte a vicende paranormali che li porteranno a rischiare la vita, a rivelare il meglio di loro stessi e a riflettere su temi quali le difficoltà di diventare grandi, il rapporto genitori e figli, il bullismo… Le avventure sono autenticamente paurose, ma non mancano momenti umoristici.
Ad oggi sono stati pubblicati 4 volumi, editi dalla Sperling & Kupfer : Gli Invisibili e il segreto di Misty Bay (giugno 2000), Gli Invisibili e la strega di Dark Falls (ottobre 2001), Gli Invisibili e il castello di Doom Rock (marzo 2003); Gli Invisibili e l’enigma di Gaia (marzo 2005).
Del Ponte è nato a Torino il 7 agosto 1965. Fin da piccolissimo appassionato di fumetti e di cinema, dai 14 ai 30 anni si è cimentato nella regia cinematografica per il cinema indipendente realizzando vari corto e mediometraggi, tra i quali Futuro remoto, commedia fantascientifica in omaggio al disney italiano Romano Scarpa e alle sue storie di Topolino. Scrive soprattutto per suscitare nel lettore le intense emozioni che lui stesso provò quand'era ragazzo per certi film, fumetti o libri. Vive a Torino in una soffitta sul Po con la compagna Giovanna, sua fan più incallita e critica più severa, e con la gatta Lilli-Tove.


ore 21.00 Cavallerizza del Castello
LEGGERE È SPAVENTOSO | Reading del laboratorio di scrittura creativa delle scuole superiori. Partecipano Margherita OGGERO e Raul MONTANARI
Intermezzi musicali e concerto del gruppo Saibaba
 

Margherita OGGERO è nata e vive a Torino. Ex insegnante di liceo, ha collaborato con la Rai come autrice e allestitrice di programmi radiofonici. Ha esordito come scrittrice nel 2002 con il romanzo La collega tatuata, che ha vinto il Premio Feudo di Maida ed è stato segnalato al Festival del Primo Romanzo della Città di Cuneo. Dal suo libro Luciana Littizzetto e Anna Pavignano hanno tratto la sceneggiatura di un film (Se devo essere sincera), per la regia di Davide Ferrario, interpretato dalla stessa Littizzetto e da Neri Marcorè.
Il romanzo Una piccola bestia ferita (Mondadori 2003) è stato finalista della scorsa edizione del Premio letterario nazionale Città di Vigevano. Nel 2005 ha pubblicato da Mondatori L’amica americana.

Raul MONTANARI è nato a Bergamo nel 1959, ma vive e lavora a Milano. Considerato tra i migliori traduttori italiani, ha firmato versioni dall'inglese (Gurganus, Styron, Greene, P. Roth, Brink, Cormac McCarthy fra gli altri) e dalle lingue classiche (Sofocle, Seneca).
Ha pubblicato vari romanzi gialli - con La perfezione (1994) ha vinto il premio Linea d'Ombra - e ha curato la raccolta di racconti Il '68 di chi non c'era (ancora) . Da anni lavora anche per il teatro e per il cinema.

Bibliografia sintetica
Il buio divora la strada, Leonardo, 1991 (Baldini Castoldi Dalai 2002)
La perfezione, Feltrinelli, 1994
Sei tu l'assassino, Marcos y Marcos, 1997
Dio ti sta sognando, Marcos y Marcos, 1998
Il '68 di chi non c'era ancora, Rizzoli, 1998
Un bacio al mondo, Rizzoli, 1999
Il tempo, probabilmente (con Riccardo Ferrazzi), Literalia, 2000
Che cosa hai fatto, Baldini e Castoldi, 2001
Nelle galassie oggi come oggi. Covers (con Aldo Nove e Tiziano Scarpa), Einaudi, 2001
Chiudi gli occhi,Baldini Castoldi Dalai, 2004 (2005)
La verità bugiarda Baldini Castoldi Dalai, 2005

Gruppo musicale Saibaba La band nasce nel novembre 2003 dall’idea del chitarrista Diego Antonucci di voler proporre brani in cui risaltino sia l’aspetto musicale che quello testuale. Dall’incontro con il bassista Simone Tiraboshi,il batterista Andrea Ganimede ed il chitarrista Paolo Corsico è nata sin dalle prime battute una sinergia intensa fatta di note e colori alquanto originali. Con l’ingresso del cantante Fabio Riberto si è stabilito un equilibrio che permette di lavorare in maniera creativa e serena.
Il repertorio già proposto in diversi locali (mao mao,coopoerativa potalupi…) contiene diversi brani del gruppo “afterhours” e cosa più importante una dozzina di brani di propria composizione. Infatti nel frattempo l’ispirazione ha colto un po’ tutti i componenti del gruppo in special modo il bassista Simone Tiraboschi e le assidue prove si sono trasformate in un vero e proprio laboratorio musicale in cui si confrontano le idee di ognuno. Le influenze musicali sono di matrice rock ed i saibaba stanno lavorando con l’intento di divulgare il più possibile le loro idee nell’ambito del così detto rock indipendente e a tal proposito entreranno in studio di registrazione a novembre e nella programmazione di molti altri locali.
Le diverse esperienze precedenti e parallele dei singoli musicisti e le attitudini all’improvvisazione musicale fanno si che la band possa diventare un valore aggiunto atto a supportare anche eventi culturali che non siano propriamente dei classici concerti rock;tutto ciò sarà svolto con il massimo impegno certi che tutto andrà per il meglio.
I componenti della rock band accompagneranno l’evento alternando alle letture brani strumentali di propria composizione e brani cantati del gruppo “afterhours” rivisitati in chiave acustica. In questo ambito amano aprire finestre di improvvisazione musicale con l’intento di ottenere un maggior coinvolgimento emotivo dei presenti.
In fine chiuderanno l’appuntamento eseguendo alcuni brani propri completi di testo in cui emergono la forza dell’insieme e le attitudini musicali dei singoli elementi.

VENERDI’ 14 OTTOBRE 2005
ore 18.30 Palazzo Roncalli – Sala Cotta
CHI HA PAURA DELLA POESIA? | Incontro con i poeti Franco Loi e Valerio Magrelli
Conduce Laura Lepri

Franco LOI nasce a Genova nel 1930, da mamma emiliana e padre sardo, nel 1937 si trasferisce con la famiglia a Milano, dove attualmente vive e lavora. Si integra a piacimento con la città da adottarne integralmente il dialetto. Dopo aver fatto il ceramista, l’operaio ed essersi diplomato in ragioneria, diviene impiegato all’Ufficio stampa della Mondadori. Incomincia a scrivere a 35 anni e la prima pubblicazione di alcune poesie avviene nel 1972 sull’Almanacco dello Specchio. Per l'originalità dell'invenzione e per la ricerca linguistica, oggi, è considerato uno dei maggiori poeti italiani del nostro tempo.
Ha pubblicato "cart", Edizioni 32, Milano (1973); "Poesie d’amore", Edizioni Il Ponte, Firenze (1974); "Strolegh", Einaudi (1975); "Teater", Einaudi (1978); "l’ARIA", Einaudi (1981); "Lünn", Ed. Il Ponte (1982); "Bach", Scheiwiller (1986); "Liber", Garzanti (1988); "Umber", Manni, Lecce (1992); "Poesie. Antologia personale", Fondazione Piazzolla, Roma (1992); "L’angel", Mondadori (1994); "Arbur", Moretti & Vitali, Bergamo (1994).
Collabora a "Il Sole-24 Ore" con una rubrica fissa dedicata alla poesia.

La poesia non è in alcuna situazione. E’ l’espressione dell’uomo nella sua interezza che non muta nei secoli perché eterna. Si afferma che la poesia ha già detto tutto ma è una sciocchezza: questo è vero dal punto di vista del contenuto, ma ogni volta cambiano le generazioni e ogni volta bisogna dare forma nuova poiché occorre che gli uomini prendano più coscienza di sé e la poesia è un mezzo profondo di consapevolezza.
Franco Loi
Bibliografia sintetica
L’angel, San Marco di Giustiniani, 1981
Liber, Garzanti Libri, 1988.
Umber, Manni, 1992.
Aria, Mondadori, 1994
Arbur (con Guido di Fidio), Moretti e Vitali, 1994
Piero Leddi. Dipinti e disegni. Catalogo della mostra (1994), con Leddi Piero, Charta, 1994
Verna, Empiria e Florida, 1997.
Teater, Einaudi, 1997
Franchi dialoghi (con Franco Fortini), Manni, 1998
Amur del temp, Crocetti, 1999
Gianfranco Ferroni (1927-2001), con Sgarbi Vittorio e Bon Valsassina Caterina, Lubrina, 2001
Isman, Einaudi, 2002
La voce di Franco Loi. Essere uomo ed essere poeta, Crocetti, 2003
Milano. Lo sguardo di Delio Tessa, Unicopli, 2003
Aquabella, Interlinea, 2004


Laura LEPRI nasce a Firenze e studia a Venezia dove consegue il dottorato di ricerca in italianistica.
Collabora con riviste accademiche e con le pagine culturali di diversi quotidiani.
Dal 1987 al 1993 è stata editor delle collana di narrativa italiana “Romanzi e racconti” della Marsilio.
Dal 1994 si è trasferita a Milano dove è editor free-lance e consulente editoriale.
Nel 1996 è insegnante in corsi di scrittura creativa al Teatro Verdi e poi al Litta di Milano.
Ha inoltre ideato e condotto programmi culturali per la Radio.
Attualmente collabora all’inserto culturale de “Il Sole 24 ore” , all’annuale “Tirature” e alla rubrica “Achab” di RAI SAT.
Ha scritto vari saggi sul Novecento italiano e curato numerose edizioni per diverse case editrici.


ore 21.00 Teatro Cagnoni
PREMIO LETTERARIO CITTÀ DI VIGEVANO IN MEMORIA DI LUCIO MASTRONARDI | Cerimonia conclusiva
Partecipano gli scrittori: Vincenzo Pardini, Valerio Magrelli, Piero Degli Antoni

ASSEGNAZIONE PREMI ALLA CARRIERA a Laura Grimaldi e Jean Christophe Grangè
Presenta Andrea BOSCO
Letture di Lucilla MORLACCHI
Al piano: Tazio Forte; al violino: Elton Tola
Regia di Sara RISCAZZI



Valerio MAGRELLI, nato a Roma nel 1957, ha pubblicato quattro raccolte di versi. Le prime tre (Ora serrata retinae, Feltrinelli 1980, Nature e venature, Mondadori 1987, Esercizi di tiptologia, Mondadori 1992), sono state riunite nel volume Poesie e altre poesie (Einaudi 1996), cui ha fatto seguito il poemetto Didascalie per la lettura di un giornale (Einaudi 1999). Nel 2003 è stata pubblicata da Einaudi la sua prima raccolta di prose Nel condominio di carne.
Laureato in filosofia, docente di letteratura francese all'Università di Pisa e poi di Cassino, traduttore di Valéry, Debussy, Verlaine, è autore dello studio Profilo del Dada (Lucarini, 1990), dell’antologia Poeti francesi del Novecento (Lucarini, 1991), e della monografia La casa del pensiero. Introduzione all'opera di Joseph Joubert (Pacini, 1995), oltre che del saggio su Paul Valéry, Vedersi Vederi. Modelli e circuiti visivi nell’opera di Paul Valéry (Einaudi, 2002).
Collaboratore di diversi quotidiani e riviste, ha diretto tra il 1987 e il 1993 la collana di poesia italiana e straniera “La Fenice” dell'editore Guanda, assumendo nel 1993 la direzione della serie trilingue della collana “Scrittori tradotti da scrittori” per Einaudi (per tale iniziativa, il Presidente della Repubblica e il Ministro dei Beni Culturali gli hanno conferito nel 1996 il Premio Nazionale per la Traduzione).
Ha composto due testi per il teatro. Il primo, Perso per perso, è stato messo in scena da Giorgio Barberio Corsetti nel 1986, nell'ambito del Festival di Villa Medici a Roma, e rielaborato dieci anni dopo da Guido Baggiani, in un madrigale a sei voci rappresentato da Giorgio Pressburger per il Piccolo del Comunale di Firenze. Il secondo, Butroto, è andato in scena nel 2004 con la regia di Piero Maccarinelli, nel quadro delle "Notti bianche" organizzate dal Comune di Roma.
Nel 2002, l'Accademia Nazionale dei Lincei gli ha attribuito il Premio Feltrinelli per la poesia italiana.

NEL CONDOMINIO DI CARNE
Einaudi, 2003
Recensione di di Antonio Stanca

Questa è la prima prova narrativa di Magrelli nella quale, tuttavia, non riesce un vero narratore dal momento che non si allontana dal suo fare poetico. Come nei versi anche qui si assiste ad un procedere per componimenti, ora in prosa, indipendenti tra loro, ad un linguaggio sintetico, allusivo, alla ricerca di effetti particolari, alla produzione d’immagini veloci, rapide, quasi sfuggenti, anche qui Magrelli mostra la sua cultura filosofica, mitologica, letteraria, s’impegna in problemi esistenziali, presenta molti, tanti oggetti, scherza con la forma e i contenuti, smonta quanto esistito ed esistente, scompone, demolisce, anche qui sfocia nell’intellettualismo, nell’astrattismo.
Suggestiva, originale risulta, tuttavia, l’idea di compiere un viaggio, anche se a tappe come si può dire dei numerosi brani che compongono il libro, attraverso le parti del corpo umano e di scoprire che sono tante, infinite, che ad ognuna si è debitori di una funzione, di un servizio, che tutte sono esposte a rischi, pericoli di diverso genere come l’autore dice di aver sperimentato riguardo a quelle del proprio corpo.
Siamo prima corpo e poi mente, anima, e non si può non valutare che la condizione del primo è determinante per la formazione delle seconde. Non può essere solo un caso che dietro molte figure di artisti si celino esperienze di grave sofferenza fisica. Ma la sofferenza della quale dice Magrelli nell’opera non è questa, non giunge al dramma vissuto da chi si è riscattato da essa fino a pervenire ad una dimensione superiore e ritenere i problemi del corpo un limite, un ostacolo, per le proprie aspirazioni. Non così a fondo va il Magrelli, non ha intenzione, e rimane in superficie a scrivere dei suoi occhi miopi, della tonsillite, dei reumatismi e di ogni altro malanno venutogli dal suo corpo. Leggendo si assiste all’incalzante, scoppiettante rappresentazione dei numerosi fastidi ai quali l’autore è stato esposto in quanto corpo composto da numerose parti di “carne” nonché alla sempre affiorante constatazione della necessità che, nonostante tutto, esse continuino a stare insieme, a costituire un complesso, un “condominio”, a formare il corpo. Tra i tanti elementi di tale “condominio” corre la prosa del Magrelli penetrando nei loro più remoti recessi, passando dalle orecchie al naso, alla bocca, al cuore, agli occhi, alle ginocchia, alle arterie, alle vene, dalle loro malattie alle cure richieste, dalle diagnosi alle terapie, senza mai perdere di vista l’obiettivo che presiede a sì lunga esplorazione: dimostrare l’inevitabilità di esistere come corpo e procedere alla scoperta, alla rivelazione di tutti gli aspetti legati a tale esistenza. E’ anche un modo per dire che essere significa soprattutto avere un corpo, che si dipende da esso specie quando si è malati: Magrelli lo fa passando in continuazione dal serio al faceto, al comico, al burlesco, usando parole ed espressioni tra le più diverse e trascurando che tutto questo a volte rende difficoltosa l’interpretazione e riduce il significato dell’ opera.


Vincenzo PARDINI è nato nel 1950 in un paese della Media Val di Serchio (Lucca). Giornalista ed affermato scrittore collabora al quotidiano «La Nazione», al supplemento «Tuttolibri» de «La Stampa» e alla rivista «Nuovi Argomenti». E’ anche autore di radiodrammi per la RAI.
Ha pubblicato numerosi racconti e romanzi La volpe bianca (La Pilota, 1981), Il falco d’oro (Mondadori, 1983), Il racconto della luna (Mondadori, 1987), Jodo Cartamigli (Mondadori, 1989), La mappa delle asce (Theoria, 1990), La congiura delle ombre (Theoria, 1991), Gnenco il pirata (Emme Edizioni, 1990) un testo per ragazzi, Giovale (Bompiani, 1993), Rasaio di guerra (Giunti, 1995), Pumillo il gatto dei boschi (Laterza, 1999)", La terza scimmia (Quiritta 2001).
Da Jodo Cartamigli, il regista Giovanni Veronesi ha tratto il film "Il mio West". Sempre per il cinema ha scritto il soggetto "Metronotte" interpretato da Diego Abatantuono.
Di recente si è aggiudicato il premio "Pasolini di poesia 2001".

LETTERA A DIO
PeQuod, 2004
Recensione di Chiara Cretella, Stilos

"Dicono che non sono normale. Equivoco che a suo tempo bastò a coinvolgermi nel caso Regnante, per il quale dovetti subire offese e umiliazioni d'ogni sorta": questo l'incipit della storia di Lettera a Dio, il cui protagonista si trova irretito dall'oscura figura di Regnante, presunto emissario delle Brigate rosse, il cui ritorno in un piccolo paese getta scompiglio tra gli abitanti. Cominciano una serie di inspiegabili omicidi, in cui il giovane protagonista si trova in posizione di sospettato. Segue una fuga inesorabile verso una latitanza dell'anima, prima che del corpo. Una latitanza che è assenza del sé, assenza di progettualità di vita, assenza di speranza di giustizia, nell'incartamento intricato della macchina del processo, che inesorabilmente avanza. A nulla vale questo memoriale, scritto dal protagonista sotto consiglio del suo avvocato, una sorta di modulo sveviano, che diventa quindi soprattutto analisi delle profondità dell'essere, analisi dei dati di realtà ed anche analisi dell'irreale, di quel continente inconscio nascosto nel ventre del bosco, percepito animalescamente dalla preda braccata, morsa dalla fame dei lupi. In questo affresco a tinte fosche, anche l'amore ha le ombre scure della notte. Marfisa, dal nome d'amazzone, si presenta per la prima volta a cavallo e ha qualcosa della strega, incanta e insieme terrorizza, come ogni personaggio sublime. Il suo non è vero affetto e non è semplice attrazione. È un giocare ambiguamente il doppio ruolo della madre e dell'amante, inscenando la macabra danza del gatto col topo, prima di divorarlo. Il protagonista si muove in un limbo di allucinazioni e presentimenti, in un paese che è tutto il contrario dell'idilliaca tranquillità della provincia. In esso vivono strani personaggi, carichi di mistero, quasi uscissero da un film di Linch, che lasciano tracce, ma non arrivano mai alla declamazione chiara della propria essenza: "Non conoscevo l'animo umano. Né, credo, d'averlo ancora conosciuto. L'animo umano è un covo di trappole, un'officina d'inganni: nessuno è mai quello che sembra, adombra i lati peggiori con le apparenze. Così sono anch'io". Qui la presunta anormalità è solo il riflesso di una comunità malata, che rimescola in se stessa i propri drammi, facendo riemergere le pagine di una Resistenza non ancora dimenticata. Il romanzo di Pardini si nutre di una lingua antica, declinata con sapienza popolare. L'uso del passato remoto rende ancestrale questo tempo, lontano, ma vivo nella memoria storica. Il ritmo immutabile della natura è lo specchio di una fatalità del destino umano incontrollabile ed inalterabile. Ci si addentra tra queste montagne come in mezzo ad un sentimento sconosciuto, che pagina dopo pagina prende il nome della paura. Una paura soffusa, senza giustificazione ragionevole, di cui s'intravede il tragico epilogo. In questo sottobosco emotivo si stagliano figure intagliate nel legno, dure, compatte, eppure sfumate nell'inesplicabilità del non-detto, che più volte sfocia nel soprannaturale. Il romanzo ricorda certe pagine del secondo Ottocento, senza però emularne la stanchezza della narrazione. L'uso di certi arcaismi invece che frenare rende fresca la lingua, lieve, nei passaggi del pensiero che diventano, oggettivandosi, paesaggi. Qui tutto incalza, come in ogni giallo che si rispetti, ed insieme si ferma, sospendendo la pagina in squarci di descrizione che rendono la narrazione lirica fino alla pura poesia. Sullo sfondo un'Italia inquieta, carica di misteri, le lunghe mani dei servizi segreti che si dipanano, fino ad invadere, con la loro ombra, il paesaggio incontaminato della Garfagnana.



Piero DEGLI ANTONI, nato a Bergamo, vive e lavora a Milano. È autore dei romanzi Gli uomini preferiscono le altre e Sarò sincero, e del fortunato giallo La verità è un'altra, pubblicato da Fazi Editore, che con L'udienza è tolta costituisce un unico, ideale viaggio narrativo e morale
L’UDINEZA E’ TOLTA
Fazi, 2004

L'omicidio di una prostituta infiamma le cronache della tranquilla La Spezia. Il compito di gestire le indagini spetta all'irreprensibile e brillante giudice Altero, che ha a sua disposizione un'unica testimonianza: quella di Svevo, un bambino che ha casualmente assistito al brutale assassinio. Sarà Svevo a fornire al giudice i primi, preziosi indizi, raccontando - anzi disegnando, poiché dalla sera del delitto ha smesso di parlare - che l'omicida guidava una Porsche verde. Ed è il proprietario di una Porsche verde, Niccolò Guerra, figlio di uno degli uomini più ricchi della città, ad essere presto incriminato dell'omicidio. Ma improvvisamente una misteriosa e-mail firmata «Mimosa» segna l'inizio del crollo delle sue certezze: Guerra, secondo il messaggio, è innocente, e il giudice sta commettendo un terribile errore. Poco dopo, la notizia che Guerra si è suicidato nel carcere in cui era rinchiuso in attesa del processo spinge Altero a riaprire le indagini. Nel corso di un nuovo incontro con Svevo, un disegno del bambino confermerà un tremendo sospetto che già aveva iniziato a farsi strada nella sua mente: il piccolo testimone è daltonico! Per il giudice Altero ha inizio un lento precipitare nell'inferno della colpa e del rimorso, dal quale cercherà di trarsi fuori avviando un percorso d'indagini parallelo che lo porterà a contatto con una realtà sotterranea fatta di ambienti e uomini sordidi e dannati. Ma solo una drastica decisione potrà, forse, restituirgli la pace: inscenare la propria colpevolezza


Jean-Christophe GRANGÉ è autore di romanzi di grandissimo successo che hanno ampliato i confini del thriller tradizionale. I fiumi di porpora (Garzanti 1999), un best seller internazionale tradotto in venti lingue, nel 2000 è diventato un film, diretto da Mathieu Kassowitz con Jean Reno e Vincent Cassel, che si è imposto subito all’attenzione del grande pubblico. Per Garzanti ha pubblicato anche Il volo delle cicogne, Il concilio di pietra, L’impero dei lupi e La linea nera.


Laura GRIMALDI nasce a Firenze e dopo le scuole superiori (nel 1957) si trasferisce a Milano, dove si stabilisce, per frequentare la Facoltà di Lingue dell’Università Bocconi. In questo periodo inizia a tradurre romanzi e saggi dall’inglese e dall’americano. Diviene consulente della casa editrice Arnoldo Mondadori per la letteratura anglosassone.
Nel 1962 le viene affidata da Mondadori la direzione di varie collezioni di narrativa, fra le quali Segretissimo, I Neri, I Rapidi, Cerchiorosso e alla fine il Giallo Mondadori e Uriania, che introducono e rendono famosi in Italia i maggiori autori europei e americani di genere.
Negli Anni ’70 e ’80 è critico letterario di vari giornali e riviste (Millelibri, Linea d’Ombra, Il Messaggero). Nel frattempo pubblica romanzi, scrive saggi sulla letteratura popolare, cura numerose antologie, traduce più di 200 libri fra romanzi e saggi (fra gli autori tradotti, Ernest Hemingway, E.L. Doctorow, Scott Turow, Donald Westlake, Jerome Charyn) e scrive testi per la televisione e sceneggiature per il cinema.
Nel 1989 lascia Mondadori e fonda con Marco Tropea la casa editrice Interno Giallo, che dopo quattro anni viene acquistata dalla Mondadori stessa.
Dal 1997 è consulente del gruppo editoriale Il Saggiatore e continua a scrivere e a tradurre.
I suoi romanzi sono pubblicati in Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Cecoslovacchia, Grecia, Russia, Polonia. I suoi racconti sono apparsi in varie antologie nazionali e internazionali.
Accanto a questa intensa attività editoriale, che fra l’altro annovera numerose, regolari partecipazioni alle trasmissioni culturali della radio nazionale, presenzia di frequente ai convegni internazionali, ai quali viene invitata a rappresentare l’Italia, insieme ai più prestigiosi scrittori di tutto il mondo.

Bibliografia sintetica
La paura, Mondadori
Il cappio al collo, Sonda, 1991
Il giallo e il nero, Pratiche, 1996
Profumo di casa, Pratiche, 1997
Perfide storie di famiglia, Marco Tropea Editore, 1996
Sospetto, Mondadori, 1999


Lucilla MORLACCHI è nata a Milano nel 1936, attrice. Dopo un’esperienza nel teatro leggero, ha recitatoin alcuni sceneggiati televisivi, tra cui Ottocento (1959) e La figlia del capitano (1965), distinguendosi per l’interpretazione. Dopo le esperienze nei teatri stabili di Genova e Roma, è stata legata per molti anni alla compagnia milanese del ‘ierlombardo, e in particolare a Franco Parenti e Giovanni Testori; proprio a un testo di qust’ultimo, I promessi sposi alla prova, proposto sul piccolo schermo nel 1987, si deve l’ultima apparizione della grande attrice nei ruoli di Gertrude e della madre di Cecilia.

Tazio Forte (pianoforte) e Elton Tola (violino) fanno parte del Quintetto Petrouchka.
Formatosi nel 2003, Esemble si è prefisso come fine primo di divulgare il repertorio per Quintetto del celebre musicista argentino Astor Piazzola. Il “Quintetto del tango nuevo”, cosi denominava Piazzola stesso il proprio scintillante Esemble cameristico, vede la compartecipazione di quattro strumenti acustici (Violino, Bandoneon, Pianoforte e Contrabbasso) ed uno elettrico (chitarra elettrica); grazie alla smisurata gamma timbrica e coloristica di ognuno di questi strumenti e alle combinazioni ritmiche e armoniche proprie della musica ispanica e sud americana, prende vita un raffinatissimo repertorio di vera e propria Musica da Camera. Dopo alcuni mesi di attività musicale, ilQuintetto ha allargato il proprio repertorio eseguendo, oltre a Piazzolla, pagine di altri compositori: accomunati da una grande curiosità nei confronti della musica colta di origine popolare.


ANDREA BOSCO E' nato a Venezia nel 1945. Laureato in lettere moderne, ha cominciato giovanissimo l'attività di giornalista. Responsabile del Settore cultura e spettacoli della Rai regionale di Milano, è da sempre appassionato sportivo, ha collaborato alla Gazzetta dello Sport e scrive su Tuttosport.

SABATO 15 OTTOBRE 2005
ore 10.00-12.30 e 14.30–17.30 Ridotto del Teatro Cagnoni
LA SCRITTURA È IL VERO MISTERO DELLA VITA | Workshop a cura di Alessandra De Vizzi.
Aperta a tutti, con iscrizione presso la Libreria Il Convivio


Alessandra DE VIZZI, accampata in un inquinatissimo angolo della Pianura Padana con madre, figlio e un numero variabile di animali, è traduttrice in perenne affanno, giornalista free lance con tre argomenti fissi (bambini-libri-ambiente) e insegnante saltuaria di scrittura creativa Ormai più vicina ai 50 che ai 40, si illude di non dimostrarli tutti, godendo appieno dell'unico lato positivo dell'essere sovrappeso: la ritardata comparsa delle rughe. Da sempre catalizza le confidenze di amiche e amici di ogni età e da molti anni risponde alla posta del cuore dei teenager. Il suo primo libro Mamma single con orgoglio, nasce proprio dal desiderio di contribuire ad alleviare la sofferenza sprecata in inutili rimpianti. Domandandosi se ci è riuscita, si consola pensando a quello che, nei suoi panni, direbbe la mitica Miss Holly Golightly in Colazione da Tiffany, "Male che vada, avrò semplicemente fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima".


ore 10.30 Sala d’onore della Cassa di Risparmio – Piazza Ducale
AUTORI INCONTRANO LETTORI | I finalisti del Premio: Pardini, Magrelli, Degli Antoni con i lettori della Giuria popolare.
Aperto a tutti.


ore 15.00 Caffè letterario– Sala dell’affresco del Castello
I MISTERI DELLA GIUSTIZIA… | Dibattito tra Michele Giuttari e Piero Degli Antoni
Conduce Luigi Mascheroni

Michele GIUTTARI è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto indagini alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra Mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e a Firenze. Dal 1995 al 2003 è stato il capo della Squadra Mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al Mostro sono stati opera di un gruppo di assassini. Su quest'ultimo caso ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro Compagni di sangue.
Attualmente è a capo di un pool investigativo creato per concludere le indagini sui possibili mandanti del Mostro di Firenze.
Il suo primo thriller, Scarabeo (Rizzoli 2004), è stato un bestseller in Italia ed è in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Grecia e Spagna
Per Rizzoli quest’anno ha pubblicato La loggia degli innocenti.


Luigi MASCHERONI nasce a Varese il 31-05-67. Si laurea in Lettera Moderne presso l’Università degli Studi di Milano (1993) ed in Comunicazioni Sociali all’Università Cattolica (1998).
Giornalista professionista dall'ottobre 1998, viene assunto al quotidiano "Il Giornale" dal marzo 2001 con l’incarico di redazione Cultura.
In passato è stato collaboratore dell'inserto cultura de "Il Sole-24-Ore"; "Famiglia Cristiana" (cultura); "Il Foglio" (cultura)


ore 16.00 Strada sotterranea Nuova del Castello
QUANDO L’AMORE CHIEDE TROPPO. | Parla la psicologa Anna Salvo

Anna SALVO, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, insegna psicologia dinamica all'Università degli studi della Calabria. Per "il manifesto" si è occupata di temi di psicologia clinica, di cui attualmente scrive sulla "Sicilia". Tra i suoi libri ricordiamo: Depressione e sentimenti (Mondadori, 1994), Perversioni al femminile (Mondadori, 1997), Arcipelago anoressia (La Tartaruga, 2000), Madri e figlie (Mondadori, 2003) e, con Gabriella Buzzatti, Corpo a corpo (Laterza, 1995), Il corpo-parola delle donne (Raffaello Cortina Editore, 1998) e Quando l'amore chiede troppo (2005).
Dopo Madri e figlie, l’autrica esplora con lucidità e fantasia un altro aspetto dell'universo femminile: quello degli amori infelici, vicoli ciechi che le donne talvolta costruiscono da sé e a cui affidano il proprio destino senza riuscire a venirne fuori, come nel caso della poetessa americana Sylvia Plath, la cui tormentata e crudele vicenda con Ted Hughes viene qui riletta in una prospettiva inedita.
Ricorrendo a una tecnica narrativa insolita e coinvolgente, Anna Salvo racconta le esperienze di quattro pazienti, storie d'amore nelle quali le protagoniste si trovano incomprensibilmente prigioniere.


ore 17.30 Cavallerizza del Castello
VINCERE LA PAURA | Conversazione con Magdi ALLAM


Magdi ALLAM è nato a Il Cairo nel 1952. Noto giornalista e saggista, è vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. In qualità di editorialista e inviato speciale si occupa degli eventi politici, economici, sociali e culturali dell’area mediorientale, comprese le tematiche trasversali quali il terrorismo, l’Islam, l’immigrazione, il confronto tra le civiltà e i rapporti Nord-Sud. Laureato in sociologia all’Università “La Sapienza” di Roma, vi tiene corsi e seminari sulla cultura e la società nell’Islam. Tra i suoi libri sono da segnalare Bin Laden in Italia (2002), Diario dall’Islam (2002) e Saddam (2003), tutti editi da Mondatori.
Con il suo ultimo saggio, Vincere la Paura, ha vinto il premio Grinzane, sezione saggistica 2005.




ore 21.30 Centro storico
Trame da brivido : RAGNATELA DI LETTURA | Maratona letteraria per le vie della città, regia di Sara Riscazzi.
Partecipano: cittadini, studenti, attori
Con Mara Baronti

La maratona “notturna” si svolgerà in luoghi “misteriosi e magici” del centro storico con la partecipazione di scrittori, lettori, attori e della Scuola di trucco teatrale di Milano.
La regia è di Sara RISCAZZI: nata a Genova nel 1973, si è formata con il maestro Giorgio Albertazzi, ha insegnato all’Università di Genova Scrittura drammaturgica e si occupa di studi teatrali.
Sotto il suo coordinamento un gruppo di lavoro costituito dai ragazzi delle Scuole superiori si è occupato della progettazione e della realizzazione dell’evento.



Mara Baronti Da molti anni ha cambiato mestiere. E' stata la prima narratrice professionista italiana. Ha lasciato il palcoscenico sul quale aveva lavorato sotto la direzione di Squarzina, Cecchi, Sciaccaluga, Conte, Nanni, de Bosio e molti altri, ed ha chiamato i suoi ascoltatori in salotto, attorno al camino acceso. Così, da anni ormai, i bambini e molti adulti in tutta Italia, dalla Biennale di Venezia, al Festival di Benevento, da Genova alle Puglie, da Perugia all'Emilia, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a Milano, dalla Versiliana alla Sardegna, dal Teatro Stabile di Bolzano a Roma, hanno fatto conoscenza con le eccezionali capacità 'incantatrici' della narratrice, che in unico spettacolo, si conta e si racconta, raccoglie numerose fiabe antiche e moderne. Le fiabe sono uniche, non solo come forma di letteratura, ma anche come opera d'arte, poiché sono totalmente comprensibili per il bambino come non lo è nessuna altra forma d'arte. Come avviene per tutta la grande arte, il significato più profondo della fiaba è diverso per ciascuna persona, e diverso per la stessa persona in momenti differenti della sua vita. Le fiabe non sono nate per i bambini, ma per tutti; sono un veicolo di saggezza per l'umanità; attraverso di loro si tramandano conoscenze profonde della natura e dei comportamenti umani, esemplificati in forma semplice e diretta. Se è per questo o per altri motivi non sappiamo, ma bambini, ragazzi e adulti si divertono molto a sentirsi raccontare tante storie. Così è successo e succede in tutte le città visitate. Certo sarà dipeso e dipende anche dall'abilità della narratrice

DOMENICA 16 OTTOBRE 2005
ore 10.00 Cavallerizza del Castello
DOTTORE CHE PAURA! | Spettacolo delle Scuole elementari

ore 15.00 Caffè letterario – Sala dell’Affresco del Castello
TRA AMORE E DOLORE OLTRE L’OMBRA DEL SACRO | Intervengono i teologi Vito MANCUSO e Mons. Luigi CACCIABUE
Conduce Alessandro Zaccuri


Vito MANCUSO è dottore in Teologia Sistematica. Dei tre gradi accademici ha conseguito il baccellierato a Milano, la licenza a Napoli, il dottorato a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense. La sua tesi dottorale è consistita in una totale rivisitazione della filosofia di Hegel, interpretata in radice come teologia. Dal 1997 è l’editor della saggistica religiosa presso Mondadori dove cura la collana “Uomini e religioni”, e a partire dall’anno accademico 2003/2004 sarà l’assistente di Bruno Forte per il corso di Teologia Moderna e Contemporanea presso la nuova facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele. Oltre a traduzioni dall’inglese e dal tedesco e a vari articoli su riviste quali “Religione e scuola”, “Letture”, “Asprenas”, “Communio”, ha pubblicato: Hegel teologo e l’imperdonabile assenza del “Principe di questo mondo”, Piemme 1996; Dio e l’Angela dell’abisso ovvero la visione cristiana del mondo, Città Nuova 1997; Il dolore innocente. L’handicap, la natura e Dio, Mondadori 2002.
CACCIABUE Mons. dott. Enzo Luigi è nato il 6/6/1932 a Rosasco ed è stato ordinato sacerdote nel 1956. Dal 1957 è insegnante e vice rettore del Seminario Vescovile; nel 1959 consegue la laurea in Teologia presso l’Università Gregoriana Roma.
Dal 1993 è Vicario Generale e Prevosto del Capitolo della Cattedrale.
Il 1/9/1995 ottiene l’incarico di Moderator Curiae e più di recente quelli di
Protonotario apostolico soprannumerario (2000), Delegato Episcopale per la Vita Consacrata (2002) e Direttore (ad interim) I.S.S.R.all'Apollinare (2003)

Alessandro ZACCURI (1963)
Giornalista e critico letterario è ora caposervizio delle pagine culturali del quotidiano “Avvenire”.
Ha curato testi di Ray Bradbury, Arthur Conan Doyle, Elio Fiore, André Malraux e Camillo Sbarbaro.
È autore di diverse pubblicazioni e collabora alle riviste “Letture” e “Lo straniero”.

ore 16.00 Cavallerizza del Castello
MAMMA, I FILOSOFI! | Incontro con Armando TORNO e Emanuele SEVERINO

Armando TORNO è nato nel 1953 a Milano, dove vive e lavora. Editorialista del "Corriere della Sera", ha pubblicato: Pro e contro Dio, Senza Dio?, Piccolo manuale per perdere la fede e Piccolo manuale per ritrovare la fede, L'infelicità, Piccola storia dell'amore, La truffa del tempo, Le virtù dell'ozio.

La moralità della violenza : considerazioni sul male della storia
Mondatori, 2003

Non siamo di fronte a un testo di filosofia, né a un saggio di teoria politica: a scrivere è un giornalista e lo stile, il tono, il fraseggiare, appaiono accessibili a tutti coloro che si pongono delle domande sul mondo violento che li circonda. La storia è davvero costruita sul dolore e sulla sofferenza di popoli e di individui, spesso la "banalità del male" ha travolto intere generazioni, sono state distrutte civiltà, demolite opere d'arte patrimonio dell'intera umanità, si sono fatte guerre in nome di Dio, in nome della purezza della razza, per conquistare territori o ricchezze, per prevenire eventuali potenziali altrui reazioni (la "guerra preventiva" è una delle più incongrue e ipocrite invenzioni della contemporaneità), insomma fin dalle origini della storia la violenza ha connotato l'umanità.
Per questo Torno nel suo volume propone al lettore più domande che risposte, cita fonti antiche e contemporanee che hanno analizzato questo tema così complesso e che hanno tentato spiegazioni (talvolta giustificazioni) diverse, ma che non hanno mai saputo o potuto offrire parole definitive a chi guarda oggi sbigottito il dilagare in tanti settori, pubblici e privati, della violenza.
Impossibile liberarci da questa iattura? Impossibile togliere all'uomo l'istinto di Caino? Impossibile trovare una strada per interrompere il cruento cammino della storia? In ogni caso la riflessione serve, anzi è necessaria, se non per poterla utopisticamente vincere quanto per contrastarne gli effetti più devastanti o per prevenire le sue manifestazioni più clamorose.


Emanuele SEVERINO nasce nel 1929 a Brescia, si laurea a Pavia nel 1950 con una tesi straordinaria su " Heidegger e la metafisica ". Ottiene la libera docenza in filosofia teoretica nel 1951. Dopo un periodo di insegnamento come incaricato all'Università Cattolica di Milano, nel 1962 diventa ordinario di Filosofia morale presso la stessa Università. Nel 1964 sconvolge il dibattito teoretico con il saggio " Ritornare a Parmenide ". Dal 1970 è ordinario di Filosofia teoretica presso l'Università di Venezia dove è stato direttore del Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze fino al 1989. E' accademico dei Lincei. Tra le sue numerose opere ricordiamo: " Note sul problematicismo italiano ", Brescia, 1950; " La struttura originaria " (1957), Milano, 1981; " Studi di filosofia della prassi " (1962), Milano, 1984; " Essenza del nichilismo ", Milano, 1972; " Gli abitatori del tempo ", Roma , 1978; " Legge e caso ", Milano, 1979; " Le radici della violenza ", Milano, 1979; " Destino della necessità ", Milano, 1980; " A Cesare e a Dio ", Milano, 1983; " La strada ", Milano, 1983; " La filosofia antica ", Milano, 1985; " La filosofia moderna ", Milano, 1985; " Il parricidio mancato ", Milano, 1985; " La filosofia contemporanea ", Milano, 1988; " Il giogo ", Milano, 1989; " La filosofia futura ", Milano, 1989; " Alle origini della ragione ", Milano, 1989; " Antologia filosofica ", Milano, 1989; " Il nulla e la poesia. Alla fine dell'età della tecnica ", Milano, 1990; " La guerra ", Milano, 1992; " Oltre il linguaggio ", Milano, 1992; " Tautotes ", Milano, l995; " La gloria ", Milano, 2001. Ha pubblicato, inoltre, una storia divulgativa della filosofia (Filosofia antica, moderna, contemporanea, futura), ed un manuale scolastico (Filosofia, 3 volumi). Ci troviamo di fronte ad un lavoro sterminato e, per lo più, scritto con un linguaggio da addetti ai lavori. Massimo Cacciari lo definisce un gigante, l'unico filosofo che nel Novecento si possa contrapporre a Heidegger.
La filosofia di Emanuele Severino si innesta nel dibatto ontologico avviato da Heidegger e, tuttavia (a differenza di Heidegger), si propone un ritorno all'antico pensiero di Parmenide di Elea. Per Severino la questione principale da affrontare risale alla metafisica classica e riguarda la contraddizione o meno tra l'essere e il non essere o divenire . Il filosofo affronta il problema tenendo presenti autori contemporanei quali Nietzsche e Heidegger. La tesi generale è che il peccato e l'errore dell'Occidente e del cristianesimo compreso consistono nell'essersi allontanato dal precetto parmenideo secondo il quale tra solo l'essere è e può essere pensato e definito . Scegliendo di non rispettare l'insegnamento di Parmenide e introducendo il divenire nel pensiero e nella storia, l'Occidente si è trovato in una situazione senza uscita che ha portato all'attuale dominio della ragione e della tecnica. Quindi bisogna ritornare a Parmenide . Il peccato originale dell'Occidente è avvenuto dopo Parmenide, quando il pensiero greco, invece di considerare soltanto l'essere, ha evocato il divenire inteso come la dimensione visibile dove le cose provengono dal niente e ritornano nel niente, dopo essersi trattenute provvisoriamente nell'essere. Il divenire diventa l'oscillazione delle cose tra l'essere e il niente: ma Severino, sull'onda dell'insegnamento parmenideo, nega l'esistenza stessa del divenire

ore 17.30 Cavallerizza del Castello
GIALLI, ENIGMI E SEGRETI | Conversazioni con Corrado Augias

Giornalista e scrittore, Corrado AUGIAS è nato a Roma nel 1935.
Ha trascorso molti anni all'estero. Parigi prima, poi New York, da dove è stato corrispondente del settimanale "L'Espresso" e del quotidiano "La Repubblica". Attualmente risiede a Roma. È stato inviato speciale per "L'Espresso", "Panorama" e "La Repubblica", quotidiano al quale attualmente collabora.
All'inizio degli anni '60 ha partecipato al movimento dell'avanguardia teatrale romana con il "Teatro del 101" diretto da Antonio Calenda, per il quale ha scritto Direzione Memorie e Riflessi di conoscenza, protagonista Luigi Proietti. Al teatro è tornato in anni più recenti con L'Onesto Jago, messo in scena dal teatro stabile di Genova (regia di Marco Sciaccaluga, con Eros Pagni nel ruolo di Jago).
Per la casa editrice Rizzoli ha pubblicato una trilogia narrativa nella quale, sotto specie di spy story affidate a un protagonista unico (un fratello immaginario del dannunziano Andrea Sperelli), si racconta la storia italiana in anni fondamentali anche per la nostra vita - quelli che vanno dal 1911 (impresa di Libia) al 1921 (vigilia del fascismo). I tre titoli sono: Quel treno da Vienna, Il fazzoletto azzurro, L'Ultima Primavera. Da questi romanzi sono stati liberamente tratti tre film televisivi andati in onda nell'autunno '89 su Raidue (regia di Duccio Tessari, con Marisa Berenson nel ruolo della protagonista femminile).
Tra i programmi televisivi ideati e condotti, la serie di Telefono giallo e il programma di libri Babele. Per la Mondadori ha scritto Giornali e spie, nel quale ricostruisce un'appassionante vicenda di spionaggio realmente avvenuta nel 1917, orchestrata dai servizi segreti del Kaiser al fine di far uscire prematuramente l'Italia dalla guerra. Insieme a Daniela Pasti (inviata speciale di "Repubblica" e sua moglie) ha scritto il romanzo Tre colonne in cronaca, nel quale - con un anno di anticipo sui fatti - si racconta la scalata di un energico finanziere alla Mondadori.
La sua attività di giallista è proseguita con Telefono giallo. Sette delitti quasi perfetti, Una ragazza per la notte e Quella mattina di luglio. Suoi anche i saggi-racconto I segreti di Parigi e Il viaggiatore alato (biografia di Amedeo Modigliani).
Per Mondadori ha appena pubblicato I segreti di Roma.

ore 21.00 Cavallerizza del Castello
MISTERI D’AKUADUULZA | Enrico Deregibus intervista Davide van de Sfroos

Enrico DEREGIBUS è nato nel 1967, vive in Piemonte, a Casale Monferrato. Giornalista musicale specializzato in musica italiana, è l'autore della biografia di Francesco De Gregori “Quello che non so, lo so cantare” (Giunti editore) ed ha partecipato a vari altri volumi. Collabora, fra gli altri, con Diario, Kataweb, Rockstar, Rockol ed è stato a lungo vicedirettore della rivista L'Isola che non c'era. È direttore artistico o consulente di vari festival di rilievo nazionale.

Nato a Monza (11.05.1965) Davide van de Sfroos è cresciuto sul lago, a Mezzegra, e fina da piccolo è stato un acuto osservatore della realtà che lo circondava.
Il primo gruppo in cui suona, a metà degli anni ’80, è quello dei Potage con atmosfere vagamente punk e testi dissacranti.
Dopo un’esperienza solista, in cui elabora i primi testi in dialetto, forma un nucleo di musicisti con cui dà vita ai De Sfroos. Dopo l’uscita nel ’95 del cd Manicomi, il gruppo si scioglie. Davide pubblica un libro di poesie “Perdonato dalle lucertole” e si ripresente sulla scena musicale in veste di solista (voce e chitarra).
Nel 1998 realizza il cd Breva e Tiva, un’opera matura e qualitativamente elevata. L’anno successivo ottiene a Sanremo il Premio Tenco come “miglior autore emergente”.
Nel 2000 porta in scena Il capitano Slaff, una lunga favola ambientata sul lago in un tempo mitico, da cui viene tratto un libro abbinato ad un cd e nel 2002 il suo E semm partì, ottiene la targa Tenco.


ore 14.30 – 19.00 Castello
IL CASTELLO FATATO | Postazioni di Astrologia, tarocchi, ching, numerologia, fiori di Bach, incontri sui Templari. Con fate e folletti da Vignarello.
Mercatino della magia in strada sotterranea.
Degustazione.

Giuseppina Gasparini dopo un’esperienza di crocerossina volontaria e una di infermiera professionale di oltre trenta anni si è interessata allo studio dei Ching, antico testo cinese. Ha avuto come insegnante la signora Flaminia Somigliano, esperta in questo campo. Ha successivamente collaborato con Astra, a Bussero e ad Arco di Trento con l’Università della Terza Età, ha partecipato a diverse manifestazioni di beneficenza.
Bugatto Camilla è nata a Nerviano (Mi). Ha lavorato per molti anni presso una multinazionale americana cone dirigente, in seguito al pensionamento si è dedicata alla Naturopatia. In particolare ha studiato e praticato Floriterapia, frequentando i corsi originali del Centro Bach inglese a Nizza, oltre a numerosi seminari italiani e stranieri. Ha inoltre imparato e approfondito le tecniche per l’uso dell’ Energia naturale nella cura di corpo e spirito, fino al conseguimento del master di Reiki-sistema Mikao Usui.
Luisa Beni istruisce seminari, corsi di divinazione coi tarocchi a Milano e in varie città d’Italia. Tiene da sette anni una rubrica di corrispondenza epistolare e telefonica sul settimanale femminile Love Story,giornalista di Intimità collabora con periodici e settimanali tra i quali Visto, Oggi, Stop, Astra. Intrattenitrice nei villaggi vacanze con esperta della rivista Astra. Libri pubblicati : La magia dei tarocchi (De Vecchi Editore), I tarocchi e Guttuso (Ed, D’Arte Il Duomo), Il manuale della perfetta cartomante Ed. Laura Rangone), I tarocchi e il pendolo Ed.Il Meneghello-Milano), I tarocchi del Ta Matete (Ed. Art’è).
Pina Andronico Tosonotti nata a Genova, vive e lavora a Milano. Narratrice, poetessa, saggista, numerologa. Studiosa di dottrine esoteriche e tradizioni misteriche, Storica del Mito. Ricercatrice delle materie connesse con la simbologia, la divinazione, la magia, la numerologia, le religioni, il misticismo, le filosofie orientali. Ha collaborato con diverse riviste esoteriche e radio private. Ha scritto monografie sulla divinazione tramite i tarocchi, la Sfera di Cristallo, la Piramide, gli animali, le piante magiche, i talismani, gli amuleti. La sua ricerca si estende anche nel campo dell’ Arte, manifestandosi nella pittura e nella scultura a carattere esoterico. Ha fatto, inoltre, diverse presentazioni su cataloghi di pittori e prefazioni di libri.
In passato ha vinto numerosi premi letterari per la poesia e la narrativa. Ha collaborato con la Casa Editrice Xenia di Mioano pubblicando i seguenti libri:
I TAROCCHI (1994) – L’ESOTERISMO (1997) – LA MAGIA DEI CELTI (1998) – LA NUMEROLOGIA (1998) – I ROSACROCE (2000).
Fin dall’infanzia ha dimostrato particolari doti medianiche. Si è sempre interessata agli argomenti di Parapsicologia, approdando giovanissima alla Società Teosofica di Genova e Gruppi di Ricerca Spirituale.
Inoltre ha presentato il suo libro LA Numerologia nella trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show, nonché il suo libro La magia dei Celti nella trasmissione televisiva Il sogno dell’angelo condotto da Catherine Spaack.
Con lo scorrere del tempo ha maturato un profondo interesse per l’esoterismo che l’ha portata ad intraprendere un importante cammino iniziatici in Massoneria, curandone l’aspetto interiore, storico e culturale, mantenendo però un forte spirito critico.
Maria Grazia Masotti dal 1986 inizia una appassionata ricerca degli studi astrologici e poi dei migliori docenti: Giuliana Pandolci, Lidia Fassio, Grazia Mirti. Continua la conoscenza dell’ Astrologia nei suoi diversi aspetti, con particolare attenzione ai differenti livelli dell’evoluzione individuale.
Nel 1996 fonda l “Associazione Culturale Astrea”, attraverso la quale organizza corsi e conferenze di Astrologia, Tarocchi, Psicologia e discipline solistiche.


Aggiornamento
del
27/10/2019

 

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