Itinerari


LE CONTRADE DI C0 D'LA'
Nel periodo in cui Vigevano era racchiusa entro la cerchia dei "terraggi", dalla metà sec. XIV alla fine del sec. XIX, le contrade orientate a sud del Castello venivano indicate dal popolino col nome di CO D'LA' (quelle di là) per distinguerle dalle altre che erano dette CO D' SA (quelle di qua). Questo primo itinerario che si snoda verso sud lungo le antiche strade del centro storico lo iniziamo in Piazza Ducale seguendo la via XX Settembre. I palazzotti sette-ottocenteschi che si fronteggiano sulla via mostrano molti balconcini in ferro battuto discretamente conservati. In vicolo del Seminario che si apre pochi metri avanti, a sinistra, sorge il Seminario Vescovile, fondato nel 1530 con il contributo del duca Francesco II Sforza. Ai n. 24/32 troviamo l'edificio dell'ex Albergo Cannone d'Oro sulla cui facciata una lapide ricorda la nascita della famosa attrice drammatica Eleonora Duse avvenuta il 3 ottobre 1858. Al termine della via si erge il Portone, l'arco medioevale che sottopassa la Via Coperta costruita nel 1341 dal podestà di Vigevano e duca di Milano Luchino Visconti. Oltre il Portone, prima di svoltare a sinistra sulla via Cairoli, osservare a destra l'unica parte del Castello visibile dall'esterno. Lasciata via Riberia riprendiamo via Cairoli, la romana "Strata", cioè "pressata ma non selciata", che nei sec. XIII/XV era assai trafficata perchè metteva in comunicazione il borgo con Pavia e con la Lomellina. Soffocata tra le abitazioni della parte sinistra notiamo la piccola chiesa di S. Giorgio, citata in un documento del 1090. Al numero civico 22 troviamo l'imponente facciata del Palazzo Saporiti, costruito nel 1828 come sede scolastica, fu donato dal Marchese Marcello Saporiti al Comune. Poco più avanti lo fronteggia il Collegio Saporiti edificato nel 1839. Percorrendo la via Saporiti che si protrae a destra del fabbricato, arriviamo di nuovo in Via Riberia, la "Contrada di Valle", formatasi nei sec. XII/XIII per lo sviluppo a chiocciola delle case intorno al nucleo primitivo dell'abitato che corrispondeva all'area ora interamente occupata dal Castello. Seguendo la via a sinistra troviamo al n. 29 l'ex Monastero dei SS. Giuseppe e Teresa. La via termina di fronte al sagrato della chiesa di S. Margherita detta "del Carmine", antica chiesa ricostruita in luogo più arretrato nel 1500 per far posto ai nuovi bastioni difensivi fatti costruire da Ludovico il Moro. Seguendo la via del Carmine in direzione di via dei Mulini incontriamo sull'angolo di via Rossini la chiesetta del SS. Sacramento detta "del Cristo" costruita nel 1749 e recentemente restaurata. Imboccata via della Costa, menzionata in documenti del X secolo, possiamo risalire sulla sinistra l'acciottolato a gradini di via Terraggio, sicuramente lo scorcio più medioevale di Vigevano. Al termine della strada in via dei Domenicani sorge il Mulino di Porta Nuova, costruito nel sec. XV sulla Roggia Vecchia ed ancora funzionante. Seguendo via dei Mulini raggiungiamo corso della Repubblica, dove, al n. 19 troviamo il portone che immette nel cortile del Palazzo Sanseverino che venne costruito alla fine del '400 da Galeazzo Sanseverino, genero di Ludovico il Moro e comandante militare sforzesco. Percorrendo il corso della Repubblica verso il centro si arriva alla Piazzetta Beato Matteo il cui lato sud è occupato dalla facciata della chiesa di S. Pietro Martire che la tradizione popolare vuole costruita sul luogo dove S. Domenico predicò negli anni 1218/1220. Il Convento Domenicano si estende sul fianco destro della chiesa ed è sede degli Uffici Giudiziari. La costruzione andò parzialmente distrutta nel 1645 durante l'assedio posto dai Francesi alla Rocca Nuova. Scendendo la via del Popolo troviamo a sinistra il Palazzo Roncalli, costruito nel 1851 dal senatore Vincenzo Roncalli, industriale della seta, che alla sua morte ha lasciato i fondi per la costruzione della scuola professionale che porta il suo nome. Sulla destra della via un'elegante cancellata in ferro battuto ai antepone alla chiesa di S. Maria del Popolo, bella costruzione barocca iniziata nel 1698 su disegno dell'architetto romano Giovanni Ruggeri (la facciata è del 1717). Lasciata la chiesa e percorsi pochi metri il nostro itinerario si conclude in uno scorcio di Piazza Ducale stupendamente chiusa in lontananza dalla facciata del Duomo.

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