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23/06/2025 17:18
“In via Pascoli non c’è nulla da vedere, non è una meta per turisti e curiosi”. Questo l’appello lanciato da una residente della via, tornata alla ribalta delle cronache nazionali, dallo scorso 11 marzo, giorno in cui si sono riaperte le indagini del delitto di Garlasco.
Stando a quanto ci ha raccontato, ai nostri microfoni, la signora Nadia Cavalli, che abita in fondo a via Pascoli, da quel giorno sono state continue le visite, non soltanto di giornalisti, ma anche di semplici curiosi, soprattutto famiglie con bambini, anche alla domenica. Tutti interessati a vedere il luogo del delitto di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco 18 anni fa, a filmare e scattare foto alle case di via Pascoli.
Addirittura non erano rari i casi di persone che orinavano davanti al muretto e lasciavano rifiuti a terra. Un disagio continuo vissuto dai residenti di via Pascoli, tra cui la signora Nadia, che, insieme ai suoi vicini, ha richiesto al Comune di posizionare le transenne, per impedire le visite.
Transenne posizionate dal Comune di Garlasco all’inizio di via Pascoli, ma che non hanno migliorato la situazione. L’ordinanza che vietava l’accesso ai non residenti e non autorizzati veniva spesso disattese e le visite non gradite sono continuate.
Nei giorni scorsi, dopo diverse lamentele e denunce ai carabinieri per violazioni della privacy, vicino alla casa della signora Nadia sono state posizionate altre tre transenne. Un deterrente che si spera possa scoraggiare l’arrivo di curiosi. L’augurio è che possa essere scritta definitivamente la parola “fine” a un incubo che dura ormai da più di tre mesi.