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Videonews


20/05/2025 20:03
Nel segno della pace e delle Olimpiadi, Milano scalda i motori per la Fashion Week maschile primavera-estate 2026. Lo fa con una campagna fotografica girata nel mercato dei fiori e un messaggio chiaro: armonia, bellezza, dialogo. Un omaggio a papa Leone XIV, ma anche un appello che suona attuale, tra crisi internazionali e mercati instabili.


Non mancano le assenze importanti: Zegna, per esempio, ha deciso di sfilare a Dubai. Ma nel calendario, con 80 appuntamenti in cinque giorni, dal 20 al 24 giugno, spuntano debutti interessanti: da Fiorucci a Paul Smith, fino al giapponese Setchu.
E se qualche big ha scelto di posticipare a settembre con sfilate miste, Milano rilancia con il ritorno di Bally, i 40 anni di Jacob Cohen e uno spazio tutto nuovo alla Fondazione Sozzani per i talenti emergenti; mentre da fine estate si vedranno i primi effetti dell’accordo con Triennale, già partner delle prossime Olimpiadi culturali che affiancheranno i giochi del 2026.
Uno scenario idilliaco che però presenta un ma, grosso come un macigno e si traduce con i dati economici dell’ultimo anno che raffreddano gli entusiasmi. Il settore moda segna un calo del 3,8% nei primi sei mesi del 2025, e benché l’Italia sia ancora al secondo posto dietro la Cina, anche l’export rallenta. Segnali misti da un mercato ancora troppo legato agli equilibri geopolitici.