26/05/2025 16:50
È stato classificato come omicidio volontario aggravato da “crudeltà e sevizie” il delitto di Eros Di Ronza, il 37enne ucciso a colpi di forbice lo scorso 17 ottobre davanti a un bar di viale Da Cermenate, a Milano. A ucciderlo furono Shu Zou, 31 anni, e suo zio Liu Chongbing, 50 anni, entrambi legati alla titolare dell’esercizio commerciale — la donna è rispettivamente nipote e moglie dei due.

La Procura, con la pm Maura Ripamonti, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio con rito immediato. Il processo inizierà il 9 giugno davanti alla Corte d’Assise. I due imputati sono ai domiciliari e non potranno accedere al rito abbreviato, precluso in presenza di aggravanti così gravi.

Secondo l'accusa, la vittima era entrata nel bar insieme a un complice, poi fuggito, per tentare di rubare alcuni gratta e vinci. Nel tentativo di scappare sotto la saracinesca parzialmente forzata, Di Ronza fu aggredito per primo da Shu Zou, che lo colpì con due o tre fendenti. Nonostante le ferite, la vittima riuscì ad alzarsi e fuggire, lasciando cadere i biglietti rubati. Fu però inseguito dai due, che lo raggiunsero in strada e lo bloccarono a terra.

Qui l'aggressione si fece ancora più violenta: i due lo colpirono con una forbice lunga 22 centimetri, di cui 11 di lama, per ben 44 volte. Le ferite più gravi furono inferte alla giugulare sinistra, al cuore, ai polmoni e al fegato.

A rappresentare la moglie e i tre figli della vittima nel processo sarà l’avvocato Mirko Perlino, nominato parte civile. I familiari chiedono giustizia per quella che la Procura definisce una vera e propria esecuzione, compiuta con modalità particolarmente efferate contro un uomo ormai in fuga e disarmato.