26/06/2025 11:23
La Procura di Milano ha chiuso le indagini preliminari su un presunto sistema di corruzione all’interno del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, uno degli istituti musicali più prestigiosi d’Italia. Secondo quanto emerso dall’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Giovanni Polizzi, sarebbero almeno 24 le persone coinvolte, tra cui cinque insegnanti — ora ex — e 19 studenti, in gran parte di nazionalità cinese.

Al centro dell’indagine, un sospetto giro di tangenti mascherato da lezioni private e regali di lusso, che sarebbe andato avanti fino a febbraio 2023. Gli aspiranti allievi, secondo le accuse, avrebbero consegnato agli insegnanti denaro in contanti, fino a 12mila euro a testa, oltre a oggetti di valore: telefoni cellulari, gemelli, foulard firmati, occhiali da sole griffati, sciarpe da 400 euro, collane di perle e persino un ventilatore con umidificatore.

I magistrati ipotizzano i reati di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e falso. Le presunte tangenti sarebbero state dissimulate sotto forma di "pacchetti" di 50-80 lezioni di canto, pagati in anticipo con cifre esorbitanti.

I capi d’imputazione sono complessivamente 58. Tre degli insegnanti coinvolti risultano ancora sospesi dall’attività professionale, in seguito a provvedimenti interdittivi disposti dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Di Fazio.

Il Conservatorio, in questa vicenda, figura come parte offesa. La conclusione delle indagini apre ora la strada alla possibile richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati.