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21/05/2025 16:38
Nessun impatto, nessun vero inseguimento. È quanto emerge dalle prime indagini sulla tragica morte di Mohamed Mahmoud, il 21enne di origine libica deceduto la notte tra martedì e mercoledì a Milano in seguito a un incidente stradale. Il giovane, alla guida di uno scooter, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un semaforo. Secondo le ricostruzioni iniziali, non vi sarebbe stato alcun contatto con l’auto della Polizia che si trovava nei paraggi.

L’incidente è avvenuto intorno alle 3.15 in viale Ortles. La Volante e lo scooter si sarebbero incrociati provenendo da direzioni opposte. Alla vista della pattuglia, Mohamed avrebbe svoltato improvvisamente a sinistra in via Cassano d’Adda, accelerando. La Polizia, insospettita dalla manovra, avrebbe a sua volta svoltato nella stessa direzione, senza però attivare sirene o lampeggianti. Poco dopo, all’altezza dell’incrocio con via Marco D’Agrate, il giovane ha perso il controllo del mezzo, finendo contro un semaforo. Trasportato in codice rosso alla clinica Humanitas di Rozzano, è morto poco dopo per le gravi ferite riportate.

Il giovane era alla guida senza patente. Gli inquirenti, coordinati dal pm di turno Giorgia Villa, hanno disposto il sequestro dei mezzi coinvolti e valutano l’apertura di un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Verrà anche disposta l’autopsia sul corpo del 21enne.

La notizia del decesso ha scatenato momenti di forte tensione all’esterno e all’interno del pronto soccorso dell’Humanitas, dove si sono radunate decine di parenti e amici del ragazzo. Secondo quanto riferito dalla Questura, non si sono verificati scontri veri e propri, ma i presenti, in preda alla rabbia e al dolore, hanno preteso di vedere la salma, creando assembramenti e danneggiando alcune suppellettili. La clinica ha parlato di un “capannello di 30-40 persone” e ha precisato che non vi sono state aggressioni dirette, ma che le forze dell’ordine sono intervenute a scopo preventivo, supportate anche dai militari del Battaglione Carabinieri Lombardia.

La Questura ha annunciato l’attivazione di un servizio di ordine pubblico anche presso l’obitorio, sempre "in prevenzione", per evitare nuove tensioni.