04/06/2025 16:14
Enrico Pazzali torna presidente di Fondazione Fiera Milano. Ha revocato la sua autosospensione, comunicandolo ufficialmente nella mattinata di mercoledì 4 giugno al comitato esecutivo. Una mossa attesa da giorni, dopo settimane di riflessione e mesi di silenzio. Ma la decisione arriva mentre è ancora in corso l’inchiesta della procura milanese sui presunti dossieraggi illegali condotti dalla società Equalize, da lui fondata. Un’indagine che ruota intorno a un sistema di cyber spie capace di accedere illecitamente a informazioni riservate.
Pazzali è indagato per associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo alle banche dati delle forze dell’ordine. La procura lo vuole ai domiciliari. Il gip ha detto no. Ora tocca al Riesame. Intanto, il manager — tornato al suo posto con tutte le deleghe operative — resterà in carica almeno fino all’approvazione del bilancio, prevista per fine mese, quando scadrà anche il suo mandato.
Secondo la difesa, affidata all’avvocato Federico Cecconi, Pazzali era all’oscuro delle attività illecite condotte dal gruppo operativo della sua stessa società, in particolare dall’ex poliziotto Carmine Gallo (morto a marzo) e dall’hacker Nunzio Samuele Calamucci. Per i pm invece era lui il capo del gruppo e, grazie agli hacker ancora attivi, potrebbe cercare di carpire informazioni riservate anche sulle indagini in corso.
La scelta di Pazzali di tronate a capo di Fondazione Fiera ha scatenato reazioni immediate. Durissima la posizione del Partito Democratico. Il capogruppo Pierfrancesco Majorino parla di un ritorno “incredibile”, e chiede subito l’azzeramento dei vertici della Fondazione.