24/07/2025 17:04
Nuova giornata di sciopero per i driver della spesa a domicilio legati al marchio Esselunga. A Milano, la protesta è andata in scena a Pioltello, proprio davanti alla sede logistica del gruppo.
A incrociare le braccia sono stati i lavoratori impiegati nel servizio di consegna, gestito in appalto, che hanno denunciato il blocco delle trattative per il primo contratto collettivo nazionale.
Lo strappo è arrivato sul nodo centrale dell’indennità per le consegne ai piani: le aziende offrono due euro a consegna, ma per i sindacati è una cifra che svilisce il valore e la complessità del lavoro svolto ogni giorno, spesso in condizioni faticose.
Ma le rivendicazioni non si fermano lì. I lavoratori chiedono un’indennità fissa più alta – pari ad almeno 10 euro – pari trattamento tra chi opera dentro e fuori i confini comunali, buoni pasto erogati correttamente, strumenti adeguati per lavorare e un vero premio di risultato, fino a 1.500 euro annui.
A infiammare la protesta anche il fatto che alcuni aumenti retributivi annunciati non deriverebbero dal confronto sindacale, ma dal contratto nazionale firmato a dicembre 2024 – applicato però, secondo i sindacati, solo in parte.

Una mobilitazione che ha coinvolto diverse regioni e che rimette al centro il tema delle condizioni nel settore della logistica leggera, sempre più centrale ma ancora troppo spesso precario.