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14/07/2025 18:20
L’introduzione dei dazi americani al 30% sui prodotti europei potrebbe costare oltre 350 milioni di euro. È quanto stima Coldiretti, dopo l’ultimo annuncio del presidente americano Donald Trump.
A preoccupare è il fatto che per l’agroalimentare lombardo gli Stati Uniti rappresentano il primo partner fuori dai confini europei. I dazi finirebbero per avere ricadute, in termini di prezzi maggiorati per i consumatori americani e di conseguenza a minori consumi.
Un danno per le imprese italiane, costrette a dover cercare nuovi mercati per vendere il proprio prodotto. Secondo l’analisi di Coldiretti Lombardia, basata sui dati Istat, lo scorso anno l’export dell’agroalimentare lombardo negli Stati Uniti è stata pari a 1,2 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto al 2023.
A livello nazionale i dazi americani potrebbero costare invece oltre 2,3 miliardi di euro. A pesare sono le nuove tariffe su prodotti simbolo del Made in Italy: 45% per i formaggi, 35% per i vini, 42% per il pomodoro trasformato, 36% per pasta farcita e 42% per marmellate e confetture omogeneizzate.
Rischia quindi di essere un colpo durissimo sia per le imprese agricole, sia per i consumatori americani. “Occorre trovare un accordo e porre fine all’incertezza”, sottolinea la presidente di Coldiretti Pavia, Silvia Garavaglia, secondo cui “non si può chiedere all’Europa maggiore responsabilità strategica e poi penalizzarla economicamente sul commercio. Serve una soluzione vera”.