23/06/2025 16:10
L’indagine per corruzione in concorso a carico del coordinatore provinciale di Forza Italia Antonello Galiani ha riacceso la brace che covava sotto la cenere. Perché accanto al piano giudiziario della vicenda, che farà il suo corso, vi è quello politico non meno importante.

Che cosa accadrà adesso? E’ la domanda che in tanti si stanno facendo nel centrodestra pavese. Galiani ha affermato ai giornali di non sapere nulla dell’indagine ed è quindi presumibile che non farà alcun passo indietro dal ruolo di coordinatore provinciale di Forza Italia.

Ma il malumore tra i forzisti serpeggia da tempo e l’inchiesta non ha fatto altro che riaccendere il fuoco della polemica. Dal congresso provinciale del gennaio del 2024, vinto proprio da Galiani con uno schiacciante 70%, ad oggi nessun passo avanti è stato compiuto: il partito è lacerato da correnti e feroci tensioni tra le diverse anime che lo compongono.

E’ un tutti contro tutti in cui il nemico del mio nemico si trasforma in mio amico con velocità inaudita. Equilibri e rapporti all’interno di Forza Italia sono mutati più volte nel corso degli ultimi due anni. Oggi l’indagine della magistratura ha ridato spinta e vigore a chi vorrebbe un cambiamento alla guida provinciale del partito: il clima, insomma, è da resa dei conti.

Le voci in queste ore si rincorrono ma, al momento, si tratta appunto spifferi di corridoio. I vertici del partito potrebbero però presto incontrarsi: soltanto allora si potranno avere notizie più chiare sul futuro di Forza Italia.