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30/04/2025 09:34
Casse solide – per ora – e incertezza sulla direzione musicale. Il cda della Scala riunitosi lunedì mattina ha parlato di bilancio e del successore di Riccardo Chailly. Sul secondo punto, la linea emersa è quella di proporre al direttore musicale della Scala Riccardo Chailly di restare ancora un anno dopo la scadenza del suo contratto, prevista a fine 2025, e decidere velocemente sul dopo.
Un Cda che faceva presagire tensioni, soprattutto dopo le voci che per mesi hanno dato per certo l’arrivo di Daniele Gatti, indicato dal precedente Consiglio di amministrazione. Ora però il nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina sembra intenzionato a smontare quelle che fino a poche settimane fa erano certezze.
Serviranno quindi un paio di settimane per sapere chi arriverà alla Scala dopo Chailly, anche se già in passato in teatro i tempi per le nomine si sono allungati, a partire da quella dello stesso Ortombina arrivata solamente dopo un paio di anni di discussioni, ipotesi, svolte e rinvii.
L’altro tema all’ordine del giorno è quello delle casse del Piermarini. Il bilancio 2024 si è chiuso in sostanziale pareggio, con un utile di 200 mila euro e i conti risultano a posto. Per ora, verrebbe però da dire. Già, perché lo stesso sindaco ha messo in chiaro che il futuro potrebbe non essere così roseo per una serie di ragioni.
Lo stesso Comune di Milano ha già diminuito di un milione il suo contributo, mentre l'uscita dal cda della Fondazione del Teatro di Banca del Monte di Lombardia, che continua a dare fondi ma non certo i tre milioni l'anno previsti, è un altro elemento di preoccupazione.