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24/07/2025 18:33
L'omicidio che nella notte tra martedi e mercoledì ha sconvolto Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, ha ancora molti lati da chiarire. Quel che è certo è che un uomo è stato trovato morto in un appartamento andato in fiamme. E l'unico dubbio che ormai è stato sviscerato è che non si è trattato di un incidente, ma di un delitto premeditato.
La vittima è un sessantenne di origini turche, da pochi giorni ospite in quell’abitazione in via Fogagnolo 130. A scoprirlo, ormai senza vita, i vigili del fuoco, intervenuti dopo una segnalazione nella notte tra martedì e mercoledì. Il suo corpo, parzialmente carbonizzato, presentava diverse coltellate al petto, al torace e a un braccio: segni di una lotta, forse un tentativo estremo di difesa.
Le fiamme non sono riuscite a cancellare le tracce di sangue. Secondo gli investigatori, il killer avrebbe ucciso l’uomo e poi appiccato il fuoco per depistare le indagini. Ma il piano non ha retto: gli accertamenti della Scientifica e del Nucleo investigativo antincendio parlano chiaro.
Alcuni vicini, svegliati dal fumo, raccontano di aver sentito una lite violenta proprio poco prima dell’incendio. A far risalire all’identità della vittima è stato un giovane studente universitario, proprietario dell’appartamento, che aveva affidato temporaneamente la casa all’uomo prima di partire per le vacanze. Nessun parente, nessun amico si è ancora fatto avanti. Ora la Procura di Monza e la Squadra Mobile di Milano indagano a tutto campo per ricostruire la vita – e i segreti – della vittima, e risalire all’assassino.
Un mistero ancora tutto da chiarire, con molti punti oscuri.