11/06/2025 18:12
Sono proseguite per tutta la giornata di mercoledì le ricerche del 60enne di Voghera scomparso lunedì e la cui auto è stata ritrovata con le portiere aperte nei pressi del ponte sul Po di Bressana. I sommozzatori dei Vigil del fuoco hanno scandagliato il fiume per centinaia di metri, mentre i colleghi dalla barca e da terra hanno battuto palmo a palmo l’area in cui, potenzialmente, potrebbe essersi buttato l’uomo in un gesto disperato. Gesto che, per ora, resta un’ipotesi. Sebbene alcuni abbiamo riferito che l’uomo, impiegato all’Ats di Voghera, stesse attraversando un periodo difficile, e ciò avvalorerebbe l’eventualità di un gesto estremo, la sua scomparsa resta avvolta nel mistero.
Come da prassi le ricerche di una persona dispersa attraverso un’unità di crisi imponente come quella che si è vista in questa ed altre occasioni, con decine di operatori coinvolti fra Protezioni civile, forze dell’ordine e Vigili del fuoco, possono durare al massimo tre giorni che scadono nella notte tra mercoledì e giovedì.
Poi le ricerche potrebbero essere riprese a più ampio raggio, magari più a valle, oppure, essere sospese, in attesa di ulteriori riscontri da parte degli inquirenti.
Alle ricerche hanno partecipato decine di operatori con diverse unità cinofile della Protezione civile e dei Vigili del fuoco, sul posto con diverse squadre da tutta la Lombardia con elicotteri, droni e esperti del soccorso fluviale.
Secondo quanto emerso lunedì mattina si era presentato regolarmente al lavoro, salvo poi uscire attorno alle 9.30. Avrebbe detto a una collega che sarebbe andato a Pavia. Attorno alle 14 qualcuno ha provato a contattarlo, senza successo. Il ritrovamento dell’auto ha fatto scattare l’allarme.