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02/05/2025 18:07
I turni dei vigili del fuoco di Vigevano al centro dell'indagine di Garlasco. Si concentrano sul terzo uomo, un pompiere pensionato di nome Antonio, le indagini dei carabinieri di Milano sul giallo di Garlasco. In questi giorni gli uomini dell'Arma si sono recati nella caserma dei vigili del fuoco di Vigevano e avrebbero chiesto dei turni dell'estate 2007, quando venne uccisa Chiara Poggi, per il cui omicidio sta scontando una pena definitiva l'ex fidanzato Alberto Stasi. Il vigile del fuoco lavorava in quell'estate nella caserma di Vigevano. Il suo nome è spuntato durante il confronto che lunedì scorso ha avuto la madre di Andrea Sempio, il nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, con i carabinieri nella caserma di via Moscova a Milano. Non appena ha sentito pronunciare il nome del vigile del fuoco la donna avrebbe avuto un malore, dopo aver chiesto “cosa c'entrasse con suo figlio”. La donna non ha più rilasciato dichiarazioni, anche perché il suo stato di salute è molto provato dopo il confronto con i carabinieri. Una nuova figura entra quindi nell'indagine del giallo di Garlasco, riaperto dopo 18 anni. Secondo l'avvocato della famiglia di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni, questi nuovi elementi non aggiungerebbero molto. “Direi che anche questi presunti sviluppi- dice Tizzoni -denotano solo una sistematica fuga di notizie rispetto alla attività degli inquirenti che oggettivamente preoccupa. Ma anche che, qualora detti presunti sviluppi avessero un qualche fondamento circa l'alibi di Sempio, non intaccherebbero minimamente la accertata responsabilità di Stasi il quale come scritto a chiare lettere nelle sentenze non solo non ha un alibi ma ha 7 gravi elementi a proprio carico. Spero che non si debbano preoccupare di trovarsi un alibi, a distanza di 18 anni, anche tutti i cittadini di Garlasco e delle zone limitrofe. Peraltro come ogni giurista dovrebbe sapere l alibi mancato in assenza di seri indizi ulteriori non costituirebbe nemmeno motivo di sospetto”.