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09/05/2025 16:55
Un posto letto in una Residenza Sanitaria Assistenziale milanese può arrivare a costare 99,62 euro. È il prezzo più alto di tutta la Lombardia, se si escludono i pazienti solventi, e lo pagano famiglie che spesso non arrivano nemmeno a 1.500 euro al mese di pensione. I dati sono quelli dell’Osservatorio Rsa della Fnp Cisl Lombardia, che denuncia una situazione ormai insostenibile.
A Milano, nel 2024, ci sono 165 Rsa per oltre 800 mila over 65. I posti letto autorizzati sono 18.099: una copertura pari appena al 2,26%. Le rette sono aumentate del 10-11% rispetto al 2020, con un costo medio mensile che supera abbondantemente i 2.200 euro. E i numeri delle liste d’attesa peggiorano ogni anno: 17.731 le richieste nel 2024, contro le 14.941 di appena due anni fa.
Il risultato? Famiglie costrette a vendere case, usare i risparmi di una vita o spostare i propri cari lontano da casa, alla ricerca di un letto libero e di costi meno proibitivi.
Secondo la Cisl, è ora che la Regione faccia chiarezza: oggi le famiglie pagano non solo la quota sociale, ma anche parte dei costi sanitari, in contrasto con quanto previsto dalla normativa nazionale. Serve un tetto massimo alle rette, una distinzione trasparente tra costi sanitari e alberghieri e una valutazione dei bisogni reali per le liste d’attesa, che devono diventare uniche e gestite in modo uniforme.