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27/05/2025 18:31
Si aprirà il 2 luglio il processo nei confronti di Pietro Federico Crotti, 47 anni, accusato di aver strangolato la madre 75enne Piera Stefanina Riva e di aver simulato un incidente domestico per coprire l’omicidio.
Secondo la Procura, nella notte tra il 12 e il 13 gennaio, Crotti avrebbe commesso il delitto nell’appartamento che condivideva con la mamma in via Wildt, nel quartiere Casoretto a nord-est di Milano, per poi chiamare i soccorsi raccontando che la donna era caduta battendo la testa. Ha detto di non essersi accorto di nulla perché indossava le cuffie. Ma le indagini, coordinate dalla pm Giancarla Serafini e condotte dalla Squadra Mobile, hanno smontato la sua versione.
L’uomo avrebbe infatti scattato fotografie e registrato video del cadavere con il cellulare, inscenando false espressioni di dolore e affetto. Sullo stesso telefono è stato ritrovato anche un video del 28 dicembre, in cui tenta di precostituirsi una giustificazione per l’eventuale morte dell’anziana, parlando dei suoi farmaci. Già il 18 novembre era stato riscattato il premio della sua polizza vita.
Il 47enne, con un passato segnato da problemi di alcol e droga, era stato più volte ricoverato in psichiatria per abuso di sostanze e aveva precedenti per maltrattamenti sull’ex compagna. A inchiodarlo, anche un’intercettazione ambientale captata da una cimice piazzata nella sua auto, in cui confessa a un amico di averla strozzata. A rendere ancora più solide le accuse, gli esiti dell’autopsia e la testimonianza del direttore della banca in cui l'uomo prelevò 30mila euro dopo la morte della madre dicendo che gli servivano per comprare un immobile.
La gip Fiammetta Modica, che l’11 marzo ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura.
Crotti andrà a processo per omicidio volontario, aggravato da premeditazione, futili motivi e maltrattamenti.