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19/05/2025 15:41
Lunedì mattina all’alba i fari erano tutti puntati sulla Fondazione Le Vele di Pavia: qui, nel lontano 2013, Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi in concorso, ha frequentato un laboratorio di giornalismo scrivendo un articolo sul delitto di Garlasco. Una lunga attesa vana: nessuna traccia degli inquirenti come confermato dal presidente della Fondazione Giovanbattista Bernardo.

Perché tutta questa attenzione su uno scritto? Un dettaglio all’apparenza così banale. Era stato proprio Andrea Sempio a menzionarlo durante l’ultima perquisizione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano presso la sua abitazione di Voghera.

“Nei dispositivi elettronici potreste trovare un mio scritto sul delitto - aveva spiegato - un articolo fatto durante un laboratorio di giornalismo”: dettaglio che avrebbe subito attirato l’interesse degli inquirenti, pronti a cercarlo. In una inchiesta così complessa, nulla va tralasciato. Ma il documento non è custodito negli archivi della Fondazione, come chiarito dallo stesso presidente.

Forse i carabinieri hanno già trovato l’elaborato sui dispositivi elettronici consegnati da Andrea Sempio o forse le ricerche si sono concentrate altrove. Ente capofila del corso non era infatti la Fondazione Le Vele ma l’istituto Cairoli di corso Mazzini a Pavia.

Contattata telefonicamente la dirigente Bruna Spairani ha spiegato che nessun rappresentante delle forze dell’ordine ha richiesto l’elaborato. Lo scritto, ha quindi chiarito la preside, potrebbe però trovarsi negli archivi della scuola.