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25/06/2025 17:09
Di fronte al verdetto della Corte d’Assise d’appello di Milano, Alessandro Impagnatiello è rimasto immobile, il volto impassibile, gli occhi fissi verso la corte. Nessun tremito, nessun gesto. Era in piedi, accanto alla sua avvocata Giulia Geradini, quando la presidente Ivana Caputo ha letto la sentenza: ergastolo confermato per l’omicidio della ex fidanzata Giulia Tramontano. Nessuna reazione. A piangere, invece, i genitori della vittima, visibilmente provati da un altro capitolo di questa vicenda dolorosa.

Nonostante la conferma della massima pena, la Corte ha escluso l’aggravante della premeditazione, accogliendo parzialmente la tesi della difesa. Una decisione che modifica, almeno in parte, l’impianto costruito in primo grado, quando Impagnatiello era stato dipinto come un uomo che aveva progettato per mesi l’omicidio della compagna incinta di sette mesi, persino cercando online come avvelenarla con del topicida.

Resta però la crudeltà, resta la convivenza, resta soprattutto quell’inquietante confessione: 37 coltellate inflitte la sera del 27 maggio 2023, dopo che Giulia, poche ore prima, si era confrontata con l’altra donna con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela. Il castello di bugie era crollato, e la sua reazione è stata spietata.

Il secondo grado di giudizio si è chiuso in appena mezza giornata, dopo due ore di camera di consiglio. I giudici hanno confermato l’ergastolo, ma la scelta di escludere la premeditazione rappresenta una cesura importante rispetto alla sentenza di primo grado, firmata dalla giudice Antonella Bertoja, secondo cui Impagnatiello aveva iniziato a pianificare l’omicidio già a dicembre 2022.

La Corte si è riservata anche sulla richiesta, avanzata dalla difesa, di ammettere l’imputato a un percorso di giustizia riparativa: la procura generale e la parte civile si sono opposte, chiedendo il rigetto. Per sapere come si pronunceranno i giudici su questo fronte e per conoscere nel dettaglio le motivazioni che hanno portato all’esclusione della premeditazione, bisognerà attendere il 15 settembre 2025.