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25/06/2025 16:33
Si spegne una luce a Porta Venezia, e non è solo la vetrina di una libreria. È una pagina che si chiude, lentamente, nel silenzio ovattato di numerosi scaffali che rimarranno vuoti. Dopo oltre cinquant’anni, la Libreria delle Ragazze e dei Ragazzi di via Tadino chiude i battenti: un luogo che non era solo una libreria, ma un presidio culturale, un rifugio, una seconda casa per generazioni di bambini, genitori e insegnanti.
A Milano il futuro dei libri sembra soccombere sotto il peso di bollette salate e affitti impossibili. La cultura, come troppo spesso accade, viene spinta in fondo alla lista delle priorità. E anche uno spazio nato nel 1972 da una visione rivoluzionaria – la prima libreria in Italia interamente dedicata alla letteratura per l’infanzia – si arrende. Con dignità, ma con dolore.
Durante la pandemia era rimasta accesa, resistente e generosa, regalando storie, incontri, letture online. Ora quel faro si spegne, almeno per ora, e nel quartiere resta un senso di vuoto. Perché questa libreria non vendeva solo libri: organizzava laboratori, parlava con le scuole, formava docenti, costruiva comunità.
Porta Venezia perde così uno dei suoi cuori più teneri e pensanti. Non sarà un addio, dicono, ma un arrivederci. Intanto, però, un altro pezzo di storia sparisce dalla città. E Milano – sempre più vetrina, sempre meno bottega – resta un po’ più povera, almeno culturalmente.