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13/02/2025 17:20
Francesca Michielin che si commuove al termine dell’esibizione, fino a scoppiare a piangere: è stato uno dei momenti più commentati della seconda serata del Festival di Sanremo e a qualcuno ha ricordato un precedente avvenuto al castello di Vigevano. Una canzone che parla di un amore finito forse addirittura prima di iniziare veramente, un’interpretazione particolarmente sentita perché il testo è autobiografico. È successo a Sanremo, era successo quasi allo stesso modo a Vigevano. Era il luglio 2018, verso la fine del concerto tenuto nel cortile del castello sforzesco Francesca Michielin aveva attaccato il brano “Scusa se non ho gli occhi azzurri”, pianoforte e voce. Pochi versi, neanche una strofa intera, e la cantante si bloccò completamente. Una manciata di secondi di silenzio assoluto, gli occhi persi, l’espressione di chi cerca di trattenere le lacrime. La storia, in fondo, non era poi così diversa da “Fango in paradiso”, il brano in gara all’Ariston: un incontro, lei si innamora perdutamente, lui invece si allontana freddamente. A Vigevano, dopo un’interminabile pausa, Francesca Michielin tirò un sospirone e riprese a cantare. A Sanremo, invece, finita l’esibizione è esplosa nella sua emotività. Ferite d’amore, sia allora che oggi, forse troppo fresche per essere contenute. E quando un’artista sul palco mette se stessa, l’emozione può vincere. A Sanremo come a Vigevano.