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30/04/2025 17:59
Le critiche all’allora assessore alla sicurezza Massimo Adriatici, chiamato anche “assassino”, non sono state considerate reato, ma altre affermazioni, sulla pagina Facebook “Politica è partecipazione”, quelle sì, sono state giudicate diffamatorie.
Così ha deciso il giudice del tribunale di Pavia Vincenzo Giordano, che ha condannato l’ex blogger di Voghera Gianpiero Santamaria a un anno e otto mesi di carcere e altri due "opinionisti” della pagina, Davide Palumbo e Renato Faller ad ammende tra 300 e 600 euro.
È l’epilogo del processo scaturito dalle querele (una trentina circa) presentate alcuni anni fa da decine di persone (in vista) dell’Oltrepò, che si ritenevano diffamate da post e video pubblicati sulla pagina.
Dal sindaco Paola Garlaschelli all’assessore regionale Elena Lucchini, dal manager di Pavia Acque Stefano Bina al presidente della Provincia Giovanni Palli, passando per avvocati, assessori, critici letterari e carabinieri, finiti nel mirino del blog. Che aveva visto una netta accelerazione polemica in particolare dopo i fatti di piazza Meardi del 2021 e la morte di Youns El Boussettaoui (per la quale tra l’altro nelle scorse ore la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio per Massimo Adriatici).
I tre principali accusati, tra cui appunto Santamaria (già in carcere per altre vicende), sono stati comunque assolti per molti capi d’imputazione.
Assolti per non aver commesso il fatto altri 4 imputati che avevano partecipato alle discussioni online e commentato i post ritenuti in precedenza diffamatori.
Il giudice monocratico ha disposto anche risarcimenti provvisionali per i danni d’immagine provocati da Santamaria e Palumbo ad alcune delle persone che sarebbero state diffamate: tra queste anche un ex carabiniere di Voghera condannato in via definitiva per furto nel 2018.