Eventi a Vigevano:

Dal 09-03-2025 al 19-10-2025
AMORI E PASSIONI - Attualità del melodramma

Vedi tutti

Grazie a

Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


17/07/2025 17:56
Anche oggi Milano è al centro di quella che è diventata una delle più vaste inchieste giudiziarie in corso: la Procura meneghina ha iscritto nel registro degli indagati 74 persone, tutte coinvolte nella gestione «deviata» dell’urbanistica cittadina.
Si tratta di un’indagine partita mercoledì scorso, dopo tre anni di attività investigativa, che ha portato all’emissione di sei richieste di arresto da parte dei pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici. Tra gli arresti avanzati figurano personalità di rilievo: l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, accusato a vario titolo di corruzione, falso e induzione indebita; l’imprenditore Manfredi Catella, numero uno del gruppo Coima; l’ex presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni; e altri consulenti ed esponenti del settore tra cui Stefano Boeri, Federico Pella, Alessandro Scandurra e Andrea Bezziccheri.

L’inchiesta ipotizza l’esistenza di un vero e proprio “sistema” di speculazione edilizia selvaggia: una rete occulta composta da funzionari pubblici, professionisti e operatori privati, che avrebbe modellato vaste aree urbane - dai nuovi svincoli alle “porte metropolitane”, fino al progetto del Pirellino - bypassando le regolari procedure pubbliche. I reati contestati comprendono un’ampia gamma: corruzione, falso, abuso edilizio, lottizzazione abusiva e induzione indebita

Tra i 74 indagati, spicca anche l’iscrizione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala. A suo carico gravano due ipotesi di reato: false dichiarazioni relative alla nomina del presidente della Commissione Paesaggio e concorso in induzione indebita legata al progetto del Pirellino. La Procura ha definito inaccettabile che Sala “apprenda da un giornale” del suo status di indagato. Ora l’attenzione è puntata sul 23 luglio, giorno in cui gli interrogatori preventivi per le sei persone per cui è stata chiesta la custodia cautelare saranno di fronte al giudice, prima che vengano eventualmente confermate le misure. Nel frattempo, gli inquirenti continuano a scandagliare i contorni di quello che è stato definito un progetto urbanistico parallelo, teso a favorire interessi privati sotto una patina di interesse pubblico
In sostanza, al centro dell’inchiesta non ci sono soltanto singoli episodi di corruzione, ma una presunta strategia organizzata che avrebbe coinvolto settori pubblici e privati per decenni, con risvolti ancora tutti da accertare. Nei prossimi giorni, la Procura definirà se i fermati resteranno in cella o se saranno applicati domiciliari o misure interdittive. Milano osserva, attende e si interroga.