15/07/2025 18:31
Cinquantamila euro di risarcimento per i danni personali e psicologici legati alla diffusione di un video sessuale. È quanto chiesto dalla difesa della ragazza che ha denunciato Leonardo Apache La Russa per revenge porn aggravato durante l’udienza preliminare che si è tenuta al Tribunale di Milano davanti alla giudice Alessandra Di Fazio.

La giovane – all’epoca ventiduenne – si è costituita parte civile nel procedimento che vede imputato il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, insieme all’amico Tommaso Gilardoni, accusati di aver fatto circolare su WhatsApp un contenuto sessualmente esplicito senza il suo consenso, avvenuto durante una serata in un noto locale meneghino nel maggio 2023.

La decisione sul rinvio a giudizio arriverà il 13 novembre. La giudice ha scelto di attendere prima l’udienza del 25 settembre, quando verrà discusso l’altro fascicolo collegato, quello per violenza sessuale, su cui la Procura - con le pm Rosaria Stagnaro e Letizia Mannella - ha chiesto l’archiviazione. Se l’accusa dovesse reggere, i due procedimenti potrebbero essere riuniti. Intanto, le difese stanno valutando il rito abbreviato.