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16/07/2025 16:05
“A Pavia potrebbe esserci stato un tentativo di scalata ostile del nostro partito sfruttando anche criminali e persone ambigue”. Un’autentica bomba quella sganciata dal dirigente di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, intercettato dai giornalisti in via della Scrofa a Roma.

Donzelli, responsabile organizzazione del partito, si è fermato con i cronisti per commentare il caso Fedegari ma ad attirare l’attenzione sono state le sue parole su quanto sarebbe avvenuto di recente nel partito.

“A Pavia – ha spiegato – chi ha letto le carte di una brutta inchiesta ci dice che potrebbe esserci stato un tentativo di scalata ostile del nostro partito sfruttando anche criminali e persone ambigue. Su questi temi confermo che saremo sempre intransigenti”. Parole che pesano come macigni.

Quindi il caso Fedegari. “La solidarietà e il dispiacere sincero per le frasi inopportune che le furono rivolte ci fu oltre un anno fa da parte del nostro presidente provinciale, per scritto via whatsApp” ha spiegato ai cronisti.

“Parole apprezzate dalla stessa Fedegari che comprese bene la riservatezza perché consapevole della delicatezza della situazione” ha aggiunto Donzelli. Lasciando Fratelli d’Italia, nei giorni scorsi, Elisabetta Fedegari aveva invece evidenziato distacco e disinteresse per le sue vicende personali e, in particolare, per la denuncia di molestie sessuali da parte di un membro del partito.

Per Donzelli la polemica rilanciata dopo un anno è “probabilmente per vendicarsi di una mancata nomina”. “Sui temi etici - ha quindi concluso - posso confermare massimo rigore di Fratelli d’Italia”.