20/06/2025 16:51
Via Olgettina si è trasformata in un fiume di camici, bandiere e striscioni. A dare il via allo sciopero, nel piazzale dell’ospedale San Raffaele, sono state alcune sigle sindacali, che hanno chiamato a raccolta infermieri, operatori e personale sanitario. Un lungo serpentone ha sfilato per diversi chilometri, costeggiando l’edificio e arrivando fino alla strada Padana, prima di fare ritorno verso il punto di partenza.
La protesta è parte dello sciopero nazionale della sanità privata, ma qui la rabbia ha radici più profonde.
Stessi turni, stesso lavoro del settore pubblico, ma stipendi più bassi e zero progressioni di carriera. Il contratto AIOP, imposto in piena pandemia, è ancora attivo; ma risulta vecchio, inadeguato e mai rinnovato. E mentre l’azienda investe all’estero e fa utili record, chi lavora nei reparti racconta di carichi insostenibili, colleghi che sono costretti a cercare impiego altrove e servizi gestiti da cooperative esterne che tagliano su tutto.

Nel mirino anche il nuovo amministratore unico: nessuna apertura, denunciano i sindacati, nemmeno su parcheggio e mensa. E intanto la qualità dell’assistenza crolla.