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19/05/2025 17:19
Un tema che ha suscitato dibattito nell’ultimo anno in Lomellina è la proliferazione di impianti agrivoltaici sul territorio. Un tema destinato a suscitare ancora polemiche dopo la pronuncia del Tar del Lazio, che ha bocciato il decreto del governo sulle aree idonee per la produzione di energia rinnovabile.
Mentre in Lomellina continua la battaglia dei Comuni, da ultimo Dorno che ha espresso parere negativo sul progetto da oltre 171mila pannelli solari su 215 ettari di terreno, una superficie pari a 302 campi da calcio. L’impianto impatterebbe anche nel territorio limitrofo di Scaldasole e Pieve Albignola.
Secondo il Comune di Dorno, nel progetto risultano inadeguate le opere di mitigazione per ridurre l’impatto sul territorio. Inoltre mancano garanzie sul ripristino dei luoghi esistenti, una volta dismesso l’impianto, e risultano assenti le compensazioni per il Comune.
In discussione c’è poi la grande mole di progetti presentati in Lomellina, “senza alcun adeguato criterio di bilanciamento”, come fa notare l’amministrazione comunale. Qualora fossero tutti approvati, andrebbero a occupare il 20% della superficie agricola esistente. Progetti, però, sono stati messi in stand-by dalla recente sentenza del Tar del Lazio, che, annullando il decreto Aree idonee del governo, ha imposto al ministero dell’Ambiente di riscrivere le regole entro 60 giorni.
In buona sostanza, le Regioni, gli enti competenti in materia, non potranno decidere in autonomia le aree idonee dove installare pannelli solari. Il rischio, come recita la sentenza del Tar, era che ci fossero leggi regionali non omogenee e prive di criteri oggettivi, per tutelare l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio artistico-culturale. Dubbi a cui ora i cittadini e le associazioni ambientaliste chiedono che venga data una risposta.