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18/06/2025 17:24
La vera emergenza oggi non è solo trovare lavoro, ma riuscire a viverci.
In Lombardia i numeri sull’occupazione restano solidi, ma dietro le statistiche si nasconde una realtà fatta di contratti fragili, stipendi bassi e difficoltà quotidiane. Oltre 900 mila persone fanno fatica ad arrivare a fine mese, e quasi il 18% dei lavoratori vive una condizione di vulnerabilità contrattuale.
Una situazione resa ancora più critica dal costo della vita: i giovani faticano a costruirsi un futuro e molti lavoratori sono costretti ad abbandonare Milano, spinti fuori dal mercato immobiliare sempre più inaccessibile. È ciò che è emerso dal Congresso della Cisl Lombardia che si è tenuto a Milano con 363 delegati in rappresentanza dei 731 mila iscritti
Secondo il sindacato serve così una svolta collettiva che rimetta al centro la dignità del lavoro. Un nuovo patto sociale che superi la logica delle emergenze continue e punti su partecipazione, coesione e giustizia generazionale. Perché diventa difficile parlare di sviluppo quando milioni di lavoratori restano invisibili, e le pensioni non garantiscono serenità, mentre il lavoro nero continua a divorare diritti.
Il richiamo arriva forte da Milano, dove si è ribadito un messaggio chiaro: la tutela del lavoro non può più aspettare. E la Lombardia, con il suo peso economico e sociale, può diventare il laboratorio di un nuovo modello di equità, welfare inclusivo e coinvolgimento reale dei lavoratori nelle scelte che li riguardano. Perché il futuro del Paese si gioca proprio lì: nella capacità di non lasciare indietro nessuno.