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31/07/2025 16:54
Giovani, spesso emarginati a livello sociale e con fragilità psicologiche, ma capaci di muoversi sul web e con una buona padronanza dell'inglese. E' il ritratto dei ragazzi a rischio radicalizzazione tratteggiato dall'ultima operazione della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, l'organo che si occupa di antiterrorismo.

Nelle scorse ore sono scattate 22 perquisizioni nei confronti di altrettanti minorenni tra i 13 e i 17 anni, i cui profili social erano emersi in contesti estremisti di matrice suprematista, accelerazionista, antagonista e jihadista. L'operazione, condotta dalla Digos, è frutto di approfondimenti di altre inchieste: le perquisizioni sono avvenute in diverse province italiane, comprese quelle di Milano, Bergamo, Mantova e Cremona. Nel milanese, in particolare, è stato individuato un 16enne autore di messaggi pubblicati su canali Telegram riconducibili alla destra suprematista e neonazista.

Nel video diffuso dalla Polizia di Stato, che si riferisce a quanto ritrovato sui cellulari dei ragazzi perquisiti, si vedono immagini riconducibili alla jihad islamica, ritratti di Osama Bin Laden, foto di proiettili e armi da guerra. L'attività di prevenzione e le acquisizioni dell'intelligence, condivise in sede di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo - si legge nella nota della Polizia - hanno fatto emergere un progressivo innalzamento del coinvolgimento di minorenni in contesti di devianza e criminalità minorile in ambiti di eversione e terrorismo interno ed internazionale.