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20/06/2025 17:10
Padre condannato a 5 anni e figlio assolto: il tribunale di Pavia ha deciso così al temine del processo per peculato a carico di due avvocati di Voghera accusati di essersi intascati oltre 300mila euro ricavati dalla vendita all’asta di abitazioni: vendite per le quali il padre era stato incaricato proprio dal tribunale.
L’indagine aveva preso il via dopo le denunce di alcune banche e società creditrici a cui spettavano i soldi ottenuti dalla vendita degli immobili, pignorati e messi all’asta. Ma, nonostante le vendite andate a buon fine, quei denari non arrivavano agli aventi diritto. Secondo le indagini svolte dalla Guardia di finanza l’avvocato 76enne, già finito in manette nel 2023, se ne sarebbe appropriato, per poi versarne una parte sui conti del figlio, anch’egli di professione legale. Secondo la Procura di Pavia i soldi venivano utilizzati “su numerose piattaforme di gioco online e scommesse”.
A luglio 2024 anno fa erano scattati gli arresti domiciliari per entrambi e l’accusa di peculato. La Procura aveva chiesto per entrambi una pena di 4 anni.
Nei giorni scorsi la sentenza al termine del processo con rito abbreviato, pronunciata dal giudice Pasquale Villani: il padre è stato condannato a 5 anni di reclusione e alla confisca di beni per un totale di 312mila euro, mentre il figlio è stato assolto per non aver commesso il fatto e il sequestro preventivo di 144mila euro emesso l’anno scorso è stato revocato.