26/05/2025 16:25
Per alcuni sono sessant’anni di attività, centinaia di partite, milioni di tifosi serviti con passione. Ora, per i 64 ambulanti dell’area di San Siro, il futuro è a rischio. Il contratto che regola la loro presenza fuori dallo stadio è scaduto, e nella trattativa di vendita dell’area da parte del comune ai club di Milan e Inter, non è stato previsto alcun rinnovo né una prospettiva chiara per la loro attività.
Si tratta di operatori consorziati, presenti stabilmente all’esterno dello stadio dal 1962, che offrono ristoro e vendono prodotti di merchandising in occasione degli eventi sportivi. Con il passaggio di gestione dell’area, però, il nuovo assetto non tiene conto della loro presenza storica: nel progetto non si parla di spazi dedicati né di continuità delle concessioni. Il rischio concreto è che queste microimprese vengano spazzate via senza alternative, con ripercussioni anche per le famiglie che da esse dipendono.
Gli operatori non chiedono privilegi, ma tutele e un confronto serio con le istituzioni. Sollecitano l’apertura di un tavolo che affronti il tema all’interno del nuovo riassetto dell’area, per garantire la continuità di un’attività che è parte integrante dell’identità del Meazza.