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30/04/2025 17:32
Un luogo che ricordi tanti nomi e altrettante vite spezzate. Sergio Ramelli, ma anche Fausto e Iaio, Alberto Brasili ma anche Enrico Pedenovi. E poi ancora Antonio Annarumma e Antonio Custra.
Non è certo facile immaginare un luogo del genere, men che meno una via di Milano. Ma è il senso della proposta lanciata dal sindaco Beppe Sala nel giorno delle commemorazioni per Sergio Ramelli: una via o una piazza dedicata alle giovani vittime del terrorismo nero e rosso degli anni di piombo.
A parlare di Pacificazione e a dirsi favorevoli alla proposta di Sala nelle scorse ore sono stati vari esponenti di destra, a partire dal presidente del Senato Ignazio La Russa e dall’ex vicesindaco Riccardo De Corato.
L’idea semmai divide a sinistra.
Il coordinamento di associazioni Memoria Antifascista boccia la proposta del primo cittadino, spiegando che "ci sono già tante targhe che ricordano le vittime del terrorismo" e che “Ramelli non è una vittima del terrorismo, così come non lo sono Fausto e Iaio, uccisi da neofascisti". Le associazioni, inoltre, si dicono stanche della strumentalizzazione della destra che equipara la vicenda di Ramelli con Fausto e Iaio. “Una facile strumentalizzazione per i due giovani del Leoncavallo – argomentano – per cui ancora oggi non ci sono colpevoli, mentre la destra sorvola sui tanti compagni uccisi dai militanti del Fronte della Gioventù, di cui La Russa in quegli anni era un dirigente".
Ancora più netto Basilio Rizzo, ex presidente del Consiglio comunale e ai vertici politici di Avanguardia Operaia ai tempi dell’omicidio di Ramelli. “Ma perché dobbiamo mettere insieme chi era dalla parte giusta e chi era dalla parte sbagliata?” si chiede Rizzo, che aggiunge: “Con il dovuto rispetto nei confronti delle vite di tutti, penso sia giusto rimarcare che allora, nella città Medaglia d’oro della Resistenza, ci fu un pericolo neofascista contro il quale ci siamo battuti».
E parla di “falsificazione della storia” Carlo Monguzzi dei Verdi, che definisce inconcepibile mettere sullo stesso piano fascismo e antifascismo. Per questo, ha spiegato, non voterà la proposta del sindaco, che ha auspicato una votazione bipartisan in aula.