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19/05/2025 18:12
Altra fumata nera per la riduzione delle restrizioni per la peste suina africana in provincia di Pavia, che resta una delle più penalizzate in Europa. Le ultime modifiche al testo che stabilisce le misure speciali per il controllo della peste suina (pubblicate nelle scorse ore nella gazzetta ufficiale europea) non cambiano di una virgola l’assetto per la nostra provincia che resta suddivisa in tre zone di restrizione. La prima, in colore azzurro, e che sfiora la provincia a nord, è una sorta di fascia tampone con misure più miti, la seconda la ZRII, che coincide grosso modo con l’Oltrepò, è quella in cui c’è allerta massima per la presenza di vettori selvatici, ovvero i cinghiali, mentre la terza, la ZRIII, riguarda gli allevamenti di suini, con misure di bio-sicurezza e movimentazione dei capi molto rigide.
Un’altra brutta notizia per gli allevatori pavesi, alle prese da quasi due anni con un’epidemia che ha ridotto il numero dei capi allevati da 230mila a 60mila con sempre più allevamenti vuoti e imprese che gettano la spugna. Prima della Psa il settore in provincia valeva 220 milioni di euro all’anno e dava lavoro a oltre 400 addetti.
A poco dunque, per ora, è servito dunque il dossier inviato della Lombardia al Ministero della Salute e diretto a Bruxelles in cui, alla luce della drastica riduzione dei cinghiali selvatici e dei focolai negli allevamenti (l’ultimi risale a metà ottobre), si richiedeva un allenamento delle misure. D’altra parte le regole europee sono chiare: le zone di restrizione - si legge in una nota della Commissione europea - si posso revocare solo se per 12 mesi non si registrano casi né in allevamento né tra i cinghiali selvatici.
Su questo fronte le battute proseguono da parte degli operatori della Provincia di Pavia, delle aziende incaricate da Ats e delle associazioni venatorie: durante le attività di “depopolamento” in meno di 2 anni sono stati abbattuti quasi 4000 cinghiali. Ma il loro numero è in costante calo anche per il diffondersi dell’epidemia che non lascia scampo a questi animali.