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cognome o nome azienda

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29/04/2025 16:31
Chiara Ferragni riparte dal suo nome. E lo fa mettendoci la faccia, il capitale e – per la prima volta – tutto il controllo. È lei stessa ad annunciarlo con un post sui social: da oggi detiene il 99% di Fenice, la società che gestisce il suo marchio. Un passaggio che vale ben più delle percentuali: è una dichiarazione d’indipendenza, una presa in carico della propria storia. “Non racconterò una favola – scrive – racconterò la realtà. Faticosa, imperfetta. Ma mia.”

Una realtà segnata da mesi difficili, dopo il crollo dei ricavi legato al caso delle sponsorizzazioni natalizie. Un terremoto mediatico e commerciale che ha lasciato dietro di sé una voragine da circa 10 milioni di euro. Per coprirla, Fenice ha appena approvato un aumento di capitale da 6,4 milioni. A versare gran parte della somma è stata proprio Ferragni, attraverso la società Sisterhood, che ha promesso di farsi carico anche delle quote non sottoscritte dagli altri soci.

Ma dietro ai numeri, c’è una frattura. L’ex presidente Paolo Barletta, oggi uscito dalla compagine, ha dato il suo ok all’operazione attraverso la società Alchimia. Diversa la posizione di Pasquale Morgese, socio con il 27,5%, che ha votato contro e ha già minacciato di impugnare bilancio e delibere, contestando la gestione e le scelte strategiche.

Nel frattempo, Fenice è guidata da Claudio Calabi, nominato amministratore unico dopo le dimissioni della stessa Ferragni e di Barletta. Ma le tensioni restano alte. In questo contesto, la decisione dell’imprenditrice di tornare protagonista assume un significato preciso: voltare pagina, cambiare rotta, e provare a rilanciare il suo brand partendo da sé. Niente filtri, niente fiabe. Solo la realtà, con tutti i rischi – e la libertà – che comporta.