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15/07/2025 14:29
“Il territorio ha già abbastanza aziende autorizzate a modifiche sostanziali in un contesto, dove il consumo di suolo è eccessivo”. A dirlo è il Wwf Lodigiano Pavese, nell’esprimersi contro il progetto di ampliamento della Aboneco di Parona, l’impianto specializzato nel trattamento di rifiuti speciali, sulla strada 494 verso Mortara.
Nei giorni scorsi l’associazione ambientalista ha presentato le osservazioni al raddoppio dell’impianto, per cui l’azienda ha chiesto di produrre fino a 55mila tonnellate di rifiuti, il doppio della capienza attuale.
Il Wwf ricorda come a Parona ci sia già un inceneritore che produce fino a 380mila tonnellate di rifiuti e come nel territorio ci siano già molti problemi di inquinamento. Gli ambientalisti sottolineano poi come dal 2011 a Parona sia vietato il consumo di carne e uova dagli allevamenti presenti sul territorio comunale. Questo dopo che, dai campionamenti di Arpa, negli anni precedenti erano stati rilevati elevati valori di diossina, oltre i limiti di legge.
Le associazioni ambientaliste chiedono quindi al Comune di non escludere il progetto di Aboneco dalla Via, la valutazione di impatto ambientale. L’azienda ha chiesto di produrre, oltre ai rifiuti solidi, anche quelli liquidi, come fanghi di acque industriali.
In discussione c’è anche l’elevato consumo di suolo. Secondo i dati Ispra, Parona, con il 9,77%, ha registrato negli ultimi anni il valore più elevato, superiore alla media regionale del 3,5%. In questa poca invidiabile classifica, Parona supera anche centri di più grandi dimensioni, come Mortara che si attesta al 6,25% e Pavia con il 3,42%. “Non è il caso”, concludono gli ambientalisti, “di aggiungere criticità a un contesto già così compromesso”.