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29/04/2025 16:45
Nessun segno di reale pentimento, ma solo frasi di circostanza e un atteggiamento da “predatore sociale”. Così la giudice dell’udienza preliminare Silvia Perrucci ha definito Hassine Hamis, il 37enne condannato a 12 anni e 2 mesi di reclusione per il tentato omicidio del vice ispettore Christian Di Martino, accoltellato lo scorso 8 maggio 2024 nella stazione ferroviaria di Lambrate.

Il processo si è svolto con rito abbreviato, ma il comportamento dell’imputato ha pesato sulla sentenza. Nelle motivazioni, la giudice ha sottolineato come Hamis, anziché mostrare sincero pentimento, si sia addirittura vantato in carcere della sua “superiorità” per essere riuscito a colpire un poliziotto, parlando con altri detenuti. Un atteggiamento che per la magistratura rappresenta “una chiara dimostrazione della sua indole estremamente aggressiva e socialmente pericolosa”.

Il vice ispettore, che si è costituito parte civile nel procedimento, venne accoltellato al torace con un’arma da taglio durante un controllo. Un’aggressione brutale, ma non isolata: quella sera Hamis seminò il caos nella stazione, colpendo alla testa una donna con dei sassi lanciati dall’alto e scagliando pietre contro i treni in transito, tanto da essere accusato anche di attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento di un convoglio ferroviario.

Il suo curriculum criminale, emerso agli atti, è inquietante: dal 2004 ha collezionato denunce per furti, rapine, aggressioni e numerosi altri reati. In diversi controlli ha fornito identità false, ben 22 alias differenti, aggiungendo alla lunga lista anche le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni ad altri due agenti intervenuti e porto abusivo di arma da taglio.

La sentenza, pesante ma considerata proporzionata dalla procura, mette in evidenza come dietro quell’aggressione non ci fosse un gesto impulsivo, ma una pericolosa escalation di violenza che culminava, ancora una volta, in un attacco contro chi rappresenta lo Stato. Un episodio che ha scosso l’intera città e acceso i riflettori sul tema della sicurezza nelle stazioni ferroviarie.