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24/06/2024 17:54
Trent’anni a testa per Antonio e Claudio Rondinelli e per Carmela Calabrese per l’uccisione di Ibrahim Mohamed Mansour. Mano pesante della Corte d’Assise di Pavia per l’omicidio del 44enne egiziano, ucciso a colpi di pistola e fucile nel suo capannone a Cassolnovo e poi ritrovato morto carbonizzato nella sua auto alla frazione Morsella di Vigevano.
Accolte in toto le richieste del pubblico ministero Andrea Zanoncelli che per il padre di famiglia Antonio Rondinelli e per il figlio Claudio aveva chiesto appunto trent’anni di carcere. Aumentata la pena per Carmela Calabrese, moglie di Antonio e madre di Claudio, per cui l’accusa aveva invece richiesto 16 anni.
La giuria popolare presieduta da Elena Stoppini ha ritenuto tutti colpevoli di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Per il delitto di Ibrahim era già stato condannato a 19 anni in primo grado l’altro figlio Massimo, che aveva scelto il rito abbreviato. Le difese hanno annunciato di voler ricorrere in appello.
Gli imputati dovranno inoltre risarcire i familiari di Ibrahim che si sono costituiti parti civili nel processo. Grande è la soddisfazione di questi ultimi.