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19/06/2025 18:18
Si è concluso con un'assoluzione il processo per la presunta violenza sessuale subita dal trapper Jordan Tinti all'interno del carcere di Torre del Gallo a Pavia. Il giovane, noto come Jordan Jeffrey Baby, è morto suicida a 26 anni il 12 marzo del 2024. A dicembre il giudice Luigi Riganti aveva respinto la richiesta di archiviazione della procura e aveva accolto l’opposizione dell'avocato dei familiari del ragazzo. Era scattata quindi l’imputazione coatta per l'allora compagno di cella del giovane un 50enne ancora detenuto.

Il trapper, finito in carcere dopo una rapina commessa a Monza, aveva confessato a un altro detenuto di essere stato molestato dal 50enne mentre dormiva sul suo letto, sotto l’effetto di un farmaco tranquillante. L'episodio sarebbe avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2023. Nei mesi successivi Tinti aveva tentato due volte di togliersi la vita: il suo avvocato aveva spiegato che il giovane era stato oggetto di aggressioni e minacce.

Nella giornata di giovedì, però, è arrivata l'assoluzione per l'ex compagno di cella 50enne accusato di violenza sessuale. Il legale della famiglia Tinti ha annunciato ricorso in Appello. Resta aperta, intanto, l’indagine per chiarire le circostanze del suicidio del ragazzo: gli inquirenti dovranno stabilire se il 26enne, che aveva seri problemi psichici legati all’abuso di stupefacenti e psicofarmaci, abbia deciso di togliersi la vita dopo le violenze subite in carcere.