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19/06/2025 17:45
Si attendono ancora i risultati di Arpa sullo sversamento di un fango nelle acque del cavo Santa Caterina, che esce dal depuratore di Mortara e confluisce nel torrente Arbogna. Rimane quindi in vigore, fino ai risultati del monitoraggio, l’ordinanza emanata dal sindaco di San Giorgio, Giovanni Bellomo, che ha vietato agli agricoltori di prelevare per scopi irrigui le acque dal torrente Arbogna, che confluisce nella roggia comunale.
A causare lo sversamento di un fango, di origine biologica, è stato un guasto al depuratore di As Mortara, avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Un giunto posto tra due tubi si è rotto per un improvviso sbalzo di pressione. Il guasto è stato poi riparato nel giro di un paio di ore. Ma, come si può vedere dalle immagini, nelle acque è ancora presente una schiuma maleodorante, data dal rimescolamento dei fanghi che avrebbero portato anche alla moria dei pesci.
L’acqua riversata nella roggia, a valle del depuratore, risulterebbe ricca di sostanze organiche non inquinanti né nocive. La situazione rimane in costante evoluzione. Tuttavia monta il dibattito nel mondo agricolo, che si ritrova all’improvviso senz’acqua. A essere interessate, oltre a San Giorgio, anche Ottobiano e alcune zone di Mortara.
Gli addetti ai lavori si interrogano soprattutto sul fatto che permanga il divieto di irrigazione solamente nelle acque di San Giorgio, mentre lo stesso non avviene nei Comuni limitrofi. A preoccupare sono i raccolti previsti per i prossimi mesi. Il rischio di perdere la raccolta del mais in questo momento è molto alto.