30/05/2025 16:24
Avrebbe compiuto 22 anni Sofia Castelli, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2023, all’interno dell’appartamento di Cologno Monzese dove abitava con la famiglia. Quella sera, il killer si nascose nell’armadio approfittando dell’assenza di Sofia e dei suoi genitori. Lei tornava da una serata trascorsa in discoteca con l’amica Aurora: l’assassino aspettò che si addormentasse per uscire dal guardaroba e colpirla a morte con quattro coltellate.
A pochi metri da quella casa, nel parco di via Negrinelli, dopo due anni le è stato dedicato un orto in sua memoria.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Scarpetta Rossa Aps – nata nel 2014 a Milano e che ora è al fianco delle donne su tutto il territorio – non ha rappresentato solo un momento commemorativo. È diventata un messaggio chiaro contro la violenza maschile che continua a lasciare tracce di sangue ovunque.

Dietro ogni femminicidio si nasconde un sistema che continua a crollare: prevenzione assente e una rete sociale ancora troppo cieca.
Solo pochi giorni fa un’altra adolescente è stata uccisa dall’ex compagno: Martina Carbonaro. Aveva solo 14 anni. Ed è proprio tra i più giovani, in quella fascia d’età fragile e facilmente manipolabile, che l’associazione sta intensificando la sua presenza nelle scuole, provando a bloccare la violenza prima ancora che prenda forma.