30/05/2025 17:59
Se c’è una cosa che non si dovrebbe mai fare a 24 ore da una finale di Champions League è di chiedere il pronostico a un tifoso. Sguardi accigliati, dita incrociate e riti apotropaici. Meglio tacere.
A Milano salgono le temperature in vista del match tra Inter e PSG. Alla vigilia, il negozio ufficiale della squadra meneghina in Piazza San Babila è stato preso d’assalto dai sostenitori nerazzurri che sperano in una vittoria all’Allianz Arena di Monaco, dopo la pesante sconfitta del 2023 contro il Manchester City.


San Siro si prepara a esplodere anche senza palla al centro: il Comune ha infatti dato l’ok per l’installazione di un maxischermo nello stadio con i biglietti che si sono volatilizzati nel giro di minuti. E poi bar, locali, cinema, persino centri sportivi: il capoluogo lombardo è pronto a trasformarsi in un’unica curva anche se, a pochi giorni dall’attesissima sfida, non sono mancate le tensioni. Gli ultrà hanno difatti protestato sotto la sede dell’Inter: niente trasferta per molti di loro, esclusi dalla distribuzione dei ticket. L’accusa? Scelte penalizzanti per chi segue la squadra da una vita e malcontento generale, tranne per qualche temerario.

Intanto, in campo, a giocarsela c’è anche il mister Simone Inzaghi. Per lui potrebbe essere l’ultima partita sulla panchina nerazzurra. C’è un’offerta da 50 milioni per volare lontano, destinazione Arabia Saudita; però prima, forse una coppa da alzare.